L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla cd. “Direttiva Nitrati” è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente interessate (Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Lo schema prevede la predisposizione entro l’anno di uno studio finalizzato all’aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati e la definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori, civili e produttivi, prevedendo una revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole. La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni agronomiche adeguate - rileva la Coldiretti - occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con monitoraggi precisi e aggiornati. "E' importante avere il quadro preciso della situazione - osserva il presidente di Coldiretti Avellino, Francesco Vigorita - per individuare le cause e le responsabilità del fenomeno dell'inquinamento delle falde acquifere e fare definitivamente chiarezza sulle responsabilità, che non sono solo del mondo agricolo".
8 Maggio 2011
Un accordo salva-stalle sui nitrati