3 Febbraio 2011
Trend positivo per i Mercati di vendita diretta
| In controtendenza rispetto all’andamento generale, aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che nel 2010 fanno registrare un vero boom con una crescita del 28 per cento delle strutture attive, dove durante l’anno hanno fatto acquisti ben 8,3 milioni di italiani. E’ quanto emerge dal primo dossier sul fenomeno dei “Farmers' Market in Italia” presentato alla prima assemblea nazionale dei Presidenti delle Associazioni Agrimercato di Campagna Amica della Coldiretti All'interessante incontro hanno partecipato, tra gli altri, Roberto Weber (Presidente Swg), Giuseppe De Rita (Presidente Censis), Rosario Trefiletti (Presidente Federconsumatori), Paolo Massobrio (enogastronomo) Paolo Scarpa Bonazza (Presidente Commissione Agricoltura del Senato) e Sergio Marini (Presidente Coldiretti). Nel corso del 2010 sono saliti a 705 i mercati degli agricoltori di Campagna Amica aperti, per un totale di 25.115 giornate (+148 per cento), in tutte le Regioni. Vi hanno venduto di persona i propri prodotti ben 16mila imprenditori agricoli, realizzando complessivamente un fatturato stimato in 320 milioni di euro. Oltre la metà dei mercati (60%) si trova nel Nord Italia, che precede Sud e Isole (22%) e Centro (18%). La regione con il maggior numero di farmers' market attivi, promossi dalla Coldiretti, è il Piemonte, con 105, seguito da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Toscana. Va però alla Lombardia il primato della regione col maggior numero di produttori (2.250), davanti ad emiliani e piemontesi. “Si tratta di un primato straordinario conquistato in appena due anni dall’inizio di queste esperienze in Italia dove è ora attiva la più estesa rete di vendita diretta dei produttori agricoli presente in tutta Europa”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “dai mercati viene una risposta ad un nuovo stile di vita e ad modello di consumo più sostenibile che si sta affermando tra un numero crescente di cittadini. Guardare in faccia il produttore, farsi raccontare direttamente la storia del prodotto che si acquista, tagliare le intermediazioni e le manipolazioni sul cibo che si porta in tavola, salvaguardare le tradizioni culturali e colturali, sostenere economicamente il proprio territorio e la possibilità di fare un acquisto al giusto prezzo sono - ha precisato Marini - alcune delle motivazioni che spingono questo successo. Oltre che un’opportunità di mercato per tante nostre imprese, si tratta di una formidabile occasione per aggiungere concorrenza ad un sistema ingessato da anni, ma anche di una esperienza che ha uno straordinario effetto moltiplicatore sulle altre forme distributive, che per rispondere alle esigenze di un consumatore più informato dovranno garantire un adeguato spazio sui propri scaffali al vero prodotto Made in Italy”. "Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico-ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo". Così si è espressa la presidente di Agrimercato Avellino, Angelica Barbati, presente all'incontro nazionale. Il 62% dei visitatori dei mercati degli agricoltori sono donne, il 48% ha una età compresa tra i 35 ed i 54 anni e ben il 68 % ha una scolarità medio alta. Mentre la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono, nell’ordine, la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, con una spesa media di circa 26 euro per visita. Estremamente elevato il grado di soddisfazione che è alto per il 75% degli acquirenti, medio per il 20% mentre solo per il 2% è basso ed un 3% non risponde. Il giudizio positivo è confermato dal fatto che ben il 91% dei clienti è propenso a consigliare questa forma di acquisto ad altri, con il passaparola che è stato fino ad ora l’unica forma di “pubblicità” adottata per far conoscere i mercati. Un riscontro positivo di questo canale commerciale alternativo si ha anche dal lato dei 16mila produttori che hanno partecipato ai mercati nel corso del 2010, innovando notevolmente la propria attività nell’azienda agricola. La metà degli agricoltori che partecipano ai mercati ha una età compresa tra i 25 ed i 44 anni, che è ben al di sotto dell’età media dell’imprenditorialità agricola italiana che si è alzata in modo preoccupante. L’elemento più rilevante dell’esperienza è il contatto diretto con i clienti con l’87% degli imprenditori che è molto soddisfatto anche perché la nuova attività ha un effetto positivo sull’occupazione, con il potenziamento della propria forza lavorativa nel 39% dei casi, e sul fatturato, che in media fa registrare un aumento del 20%, "dato particolarmente rilevante in un momento di crisi come l'attuale", commenta Angelica Barbati. Di seguito riportiamo due tabelle relative ad alcuni dati presentati all'incontro: MERCATI DI CAMPAGNA AMICA: CONSUNTIVO 2010
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica/Swg 2011
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Campagna Amica
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