E' stato di calamità nelle campagne italiane a causa della siccità. Dopo la richiesta di riconoscimento avanzata da Coldiretti, la quale ha calcolato un bilancio dei danni superiore al mezzo miliardo di euro a livello nazionale, il Ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, ha annunciato che “ci sono delle zone del paese dove molto probabilmente sarà dichiarato lo stato di calamità naturale e i tecnici del mio Ministero stanno lavorando per individuarle”.
Anche la Provincia di Avellino sta drammaticamente subendo gli effetti di una siccità che non ha eguali negli ultimi anni in questo territorio.
Secondo un monitoraggio della Coldiretti, il caldo e la siccità hanno già tagliato i raccolti con forti cali delle produzioni. Per il mais si stima una riduzione dei raccolti del 25-30% a livello nazionale e provinciale. Male anche la soia, con un calo del 30-40% nelle regioni settentrionali (dove si effettua la quasi totalità della coltivazione).
Situazione preoccupante pure per gli ortaggi. In Irpinia si calcola un calo della produzione tra il 35 e il 40%, soprattutto dove non è stato possibile irrigare. L’effetto siccità si fa sentire anche nei vigneti dove si prevede un calo produttivo dal 10 al 15%, se dovesse persistere questa situazione di caldo eccezionale.
Anche la nocciolicoltura sta soffrendo il periodo siccitoso. Si prevede un calo del raccolto del 35-40%.
Per il latte si teme una minore produzione a livello nazionale del 10-15% che interessa anche la nostra Provincia.
Gli effetti del caldo non stanno risparmiando neppure uova e miele.
8 Agosto 2012
Siccità: le produzioni agricole irpine in sofferenza