28 Novembre 2014
Riforma Pac: il vino e la nuova politica agricola
         La nuova programmazione dell’Ocm Unica prevede lo smantellamento del sistema delle quote che coinvolgerà anche il sistema dei diritti di impianto dei vigneti. L’abolizione del vecchio ordinamento è prevista dal 31 dicembre 2015. Dal 1° gennaio 2016, i diritti di impianto saranno sostituiti da un regime di autorizzazioni che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2030. Con il nuovo sistema gli impianti e i reimpianti saranno consentiti solo previa autorizzazione, concessa su richiesta dei produttori, espressa in ettari e legata ad una specifica superficie. Le autorizzazioni hanno una durata massima di tre anni e, in caso di non utilizzo da parte dell’agricoltore successivamente al rilascio, è prevista una sanzione.
         Per evitare un eccesso di offerta lo Stato membro, attraverso l’applicazione della clausola di salvaguardia, concede autorizzazioni fino all’1% annuo della superficie vitata nazionale. L’Italia non ha ancora stabilito la suddetta percentuale che potrebbe essere ridotta in alcuni territori a denominazione.
         Per il rilascio delle autorizzazione lo Stato membro fissa criteri di ammissibilità basati sulla disponibilità di superfice, sulle conoscenze e competenze professionali e sul rischio di una significativa svalutazione di una denominazione. Se le richieste di autorizzazione ammissibili risultano inferiori alla percentuale fissata nell’ambito della clausola di salvaguardia, queste sono tutte accettate, altrimenti sono concesse in proporzione e/o in base a criteri di priorità (giovani produttori, requisiti ambientali, ricomposizione fondiaria, sostenibilità economica, incremento della competitività aziendale e territoriale, incremento della qualità dei prodotti a denominazione di origine e indicazione geografica e aumento della dimensione dei piccoli vigneti).

         Il reimpianto nella stessa azienda
         Il reimpianto nella stessa azienda rappresenta un altro aspetto importante nel nuovo sistema di gestione. Ai produttori che estirpano un vigneto dopo il 1^ gennaio 2016 lo Stato membro garantisce automaticamente l’autorizzazione e tali autorizzazioni non sono conteggiate ai fini della clausola di salvaguardia. L’autorizzazione al reimpianto puo’, inoltre, essere concessa prima dell’estirpazione, purché questa avvenga entro quattro anni dalla data del nuovo impianto. E’ bene precisare che, contrariamente a quanto avveniva in precedenza, i diritti di reimpianto non possono essere più trasferiti in quanto l’autorizzazione deve essere utilizzata nella stessa azienda in cui avviene l’estirpazione e puo’ essere vincolata al reimpianto della stessa Do/Ig. Se il vigneto estirpato non era stato autorizzato, l’autorizzazione al reimpianto non sarà concessa.

         I diritti in portafoglio
         Ai viticoltori che detengono al 31 dicembre 2015 diritti di impianto ancora validi e’ data la possibilita’, fino al 2020, di convertire tali diritti in autorizzazioni. Le autorizzazioni così ottenute scadono il 31 dicembre 2023 e le superfici concesse a partire da diritti in portafoglio non concorrono al raggiungimento della clausola di salvaguardia.

         Gli impianti non autorizzati: cosa fare
         Gli impianti vitivinicoli devono essere monitorati dagli Stati membri i quali devono continuare a detenere inventario e schedario viticolo. I vigneti impiantati senza l’autorizzazione prevista nel nuovo sistema sono considerati illegali e, in quanto tali, dovranno essere obbligatoriamente estirpati a proprie spese dal produttore; se il produttore non rispetta l’obbligo di estirpazione incorrerà in una sanzione e inoltre non potra’ usufruire delle misure di sostegno previste dall’Unione.

         Il nuovo regime dei pagamenti diretti: diritti all’aiuto anche ai viticoltori, ma senza greening
         Secondo quanto previsto nel nuovo regime dei pagamenti diretti, potranno presentare domanda anche i viticoltori, ai quali verranno riconosciuti diritti all’aiuto. Un importante vantaggio, derivante dall’attività di negoziazione e fortemente sostenuto da Coldiretti, consiste nell’esclusione delle superfici vitate dall’applicazione delle pratiche benefiche per il clima e l’ambiente (greening). Con questa esclusione e’ stato di fatto riconosciuto il ruolo ambientale delle coltivazioni viticole, non solo dal punto di vista della biodiversità e della tutela dei paesaggi, ma anche e soprattutto l’importante ruolo sulla prevenzione del rischio idrogeologico che oggi preoccupa la maggior parte del territorio nazionale. 
         Gli uffici del Caa Coldirettisono a disposizione per ulteriori informazioni.

         Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL ha avviato  l’Iter per Accreditarsi in Regione Campania, come Ente di Formazione Professionale ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n° 136 del 22/03/2022 e presto sarà Accreditata.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL  E’  IN POSSESSO DELLE SEGUENTI TRE CERTIFICAZIONI:
1) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - ISO 9001:2015 - Sottosettore IAF/EA: 37 - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali 2) ISO/IEC 27001:2022 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali   3) ISO 45001:2018 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali  
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
  • Il Team di IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è formato da professionisti specializzati e competenti.
  • Un gruppo affiatato, esperto ed eterogeneo che ha fatto del lavoro di squadra il proprio punto di forza, che stabilisce insieme gli obiettivi di corsi e progetti, condivide idee, traguardi e successi.
  • Docenti, tutor, progettisti, project manager, esperti ecc cooperano e lavorano con determinazione e creano piani formativi di elevata qualità, in grado di fornire formazione di eccellenza e nel contempo elevate competenze professionali.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
  • Formazione specialistica
  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
  • Accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le imprese ed enti locali
  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
  • Formazione specialistica dei tecnici e degli operatori del settore agricolo, alimentare e forestale, degli Enti territoriali e delle PMI operanti nelle zone rurali.
Orari di apertura della sede al pubblico  Via Mario Vetrone Snc  82100 - Benevento Lunedì – Giovedì 8.30 – 13.30 /15.00 – 18.00 Venerdì 8.30 – 13.30/15.00 – 17.00