Si è svolto stamane l’annunciato presidio dei produttori nocciolicoli davanti alla Prefettura di Avellino per sollecitare risposte adeguate all’ultimo problema che ha investito il settore come un fulmine a ciel sereno, in un particolare momento delle operazioni colturali, quello della raccolta del frutto, che non può essere rinviato pena la perdita del prodotto. Parecchi produttori, nei giorni scorsi, si sono visti inibire dalle Forze dell’Ordine l’uso delle macchine raccoglitrici di nocciole, pur se omologate, perché il loro impiego produrrebbe polveri eccessive creando seri rischi alla circolazione stradale e alle famiglie dei cittadini residenti nelle vicinanze dei terreni interessati.
Dopo il primo incontro informativo di ieri, il vice prefetto vicario, Silvana Tizzano, dopo aver sensibilizzato sulla problematica le varie Istituzioni interessate, ha comunicato ai presenti, tramite il rappresentante di Coldiretti Avellino, Giovanni Colucci, e l’assessore al Comune di Avellino, Antonio Genovese, le determinazioni a cui si è pervenuti.
L’invito in questa fase e per i prossimi quindici giorni, che è il periodo in cui dovrebbe esaurirsi il grosso della raccolta, è di usare con raziocinio e buon senso le macchine, evitando soprattutto le zone in prossimità delle strade e nelle ore molto trafficate e fare in modo che le polveri non vadano a depositarsi in aree private. Così come un minimo di tolleranza è richiesto anche ai cittadini, comprendendo che il disagio è comunque molto contenuto e di breve durata. Spesso per i coltivatori le nocciole rappresentano la principale o unica fonte di reddito, anche se molte volte inadeguato e poco remunerativo e che mantenere la coltura significa assicurare la presenza antropica in zone collinari e montane che, altrimenti, sarebbero soggette allo spopolamento con tutte le conseguenze sulla tenuta idrogeologica del territorio. Un territorio, tra l’altro, che proprio perché connotato dalla coltura corilicola mantiene ancora una certa attrattiva abitativa. Coldiretti, in ogni caso, monitorerà continuamente la situazione per evitare che si esasperino problemi che possono facilmente essere superati con un minimo di buon senso e di tolleranza reciproca, produttori e cittadini.
31 Agosto 2011
Raccolta nocciole: occorre buon senso