Nel corso del 2013 sono stati erogati contributi pari a 2,5 miliardi di euro, di cui circa 1,16 miliardi messi a disposizione dall’Unione europea. A fare il bilancio della spesa effettuata con i Piani di sviluppo rurale (Psr) è stato il Ministero delle Politiche agricole.
In cima alla classifica della spesa si confermano le Regioni del Centro Nord, in particolare la Provincia autonoma di Bolzano (con l’89,2% della spesa realizzata), seguita dalla Provincia di Trento, dalla Lombardia e dalla Valle d’Aosta (con percentuali di spesa superiori al 70% delle rispettive disponibilità), mentre le rimanenti Regioni del Centro Nord raggiungono una percentuale prossima alla media della spesa fatta registrare dal gruppo “Competitività” (67,45%).
Per le Regioni del Sud (gruppo Obiettivo Convergenza), la percentuale media di spesa rimane purtroppo nettamente inferiore alla media nazionale. Nel caso della Regione Basilicata non è stata raggiunta la quota minima di spesa stabilita dai regolamenti comunitari, e per questo potrebbe essere costretta a rinunciare a circa 6,8 milioni di euro di fondi europei.
In ogni caso, il dato di quest’anno è particolarmente significativo, perché ottenuto a carico di misure che hanno teso a privilegiare interventi molto importanti, volti al sostegno del ricambio generazionale, di pratiche agricole ecocompatibili e di investimenti in settori strategici, sia aziendali, effettuati dalle varie imprese agricole, sia infrastrutturali, come quelli realizzati nel settore della bonifica e dell’irrigazione o finalizzati alla diffusione della connettività a banda larga nelle aree rurali.
Da queste esperienze si dovrà ripartire per decidere il modello di politica agricola comune da attuare in Italia; gran parte delle scelte da fare dovranno essere infatti comunicate a Bruxelles entro il 31 luglio 2014.
11 Gennaio 2014
Psr, nel 2013 erogati 2,5 miliardi alle aziende agricole