Convocato da Coldiretti Avellino, si è tenuto ieri nella sede provinciale l’incontro delle aziende agrituristiche di Terranostra. Numerosa la presenza delle aziende agricole interessate agli argomenti trattati e che erano di grande attualità per le problematiche che esse si trovano ad affrontare quotidianamente. L’incontro è stato presieduto dal direttore, Marcello De Simone, alla presenza del vice direttore, Giovanni Colucci, del responsabile fiscale-tributario della Federazione, Gianfranco Contento, di Felicina Fiorentino e di Antonio Felicella, che, ognuno per la sua parte, hanno trattato gli argomenti di competenza.
Alla luce dell’intensificarsi nelle ultime settimane dei controlli da parte della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del Lavoro, anche nella provincia di Avellino, si è fatto il punto e si sono richiamati gli adempimenti che le aziende agrituristiche devono osservare per un corretto svolgimento dell’attività, sia nel campo fiscale-tributario, che in quello lavoristico. Anche se spesso si fa confusione tra agriturismi, bed & breakfast, resort, alloggi rurali e, nei resoconti giornalistici, tutto viene ricompreso sotto la denominazione di agriturismi, ogni attività ha sue norme e sue regole ben precise. L’agriturismo deve mantenere il collegamento con l’azienda e con l’attività agricola che è e deve restare principale. I controlli devono essere fatti e, anzi, auspicati dalle “vere” aziende agrituristiche perché è il solo modo per smascherare i “falsi” agriturismi o quelle attività che nulla hanno di agricolo, ma che dall’attività traggono solo i vantaggi e che appannano e delegittimano un’iniziativa che, nel settore, è stata antesignana della multifunzionalità delle imprese agricole e che rappresenta un interessante fonte di integrazione del reddito.
Si è parlato anche di IMU e dell’impatto che tale nuova imposta avrà per le aziende agricole. Una ricaduta decisamente meno pesante rispetto a quanto inizialmente stabilito: dall’oltre un miliardo di euro preventivato dal Ministero per le Politiche Agricole, si è scesi alla cifra di 224 milioni di euro, indicata come tetto massimo del maggior gettito che dovrà venire dalle campagne italiane e ciò grazie al costante lavoro di pressione e concertazione che Coldiretti ha messo in atto a tutti i livelli.
L’occasione è stata propizia per presentare anche gli “Agriturismi di Campagna Amica”, con cui Terranostra entra a pieno titolo nel percorso di Campagna Amica di Coldiretti. Con la possibilità di accreditarsi specificamente quale agriturismi di Campagna Amica si dà più forza al legame che negli anni le aziende agrituristiche hanno saputo realizzare con i consumatori, costruendo una preziosa alleanza tra chi produce e chi consuma, facendo riscoprire l’importanza dell’agricoltura e dei suoi prodotti.
L’incontro è stato chiuso dal direttore Marcello De Simone che ha ripreso alcune tematiche precedentemente affrontate anche su sollecitazione di alcuni intervenuti. Si è soffermato su quello che è uno dei problemi del momento e che interessa molto da vicino anche le aziende agrituristiche: quello dei voucher, il cui utilizzo una proposta di modifica alla legge sul lavoro in discussione al Senato vorrebbe fortemente limitare.
In questi anni i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel mercato del lavoro, nel rispetto delle caratteristiche e specifiche esigenze delle imprese agricole. La vigente legislazione sui voucher consente alle imprese agricole di avvalersi, solo per attività stagionali, del contributo di limitate categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro.
Sarebbe una grave scorrettezza istituzionale procedere a modifiche specifiche della normativa lavoristica del settore essendo le rappresentanze delle imprese agricole le uniche ad essere state escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro. Su questo tema, per lasciare la norma così com’è, Coldiretti ha tenuto stamane un sit in davanti al Senato a Roma.
VISUALIZZA LE FOTO DELL'INCONTRO...