La stampa nazionale ha riportato alla ribalta casi di produzioni ortofrutticole “naturalizzate” e spacciate come italiane. Si ricorda che la normativa prevede l’obbligo di indicare in etichetta – per i prodotti presentati in un imballaggio, o su un cartello, per i prodotti posti in commercio sfusi – il paese di origine, cioè il paese di coltivazione dei prodotti ortofrutticoli stessi.
Questo obbligo risulta fondamentale per dare i giusti elementi di valutazione ai consumatori, alla ricerca del prodotto ortofrutticolo italiano di stagione e di qualità, ma anche per evitare frodi ai danni degli stessi consumatori e dei produttori ortofrutticoli italiani.
Si sollecitano quanti – consumatori o produttori – dovessero trovare prodotti ortofrutticoli privi dell’obbligatoria etichetta o cartellino (oppure che riportano dati palesemente errati) di evidenziare la mancanza al responsabile del punto vendita, ricorrendo se necessario alla segnalazione alle autorità competenti.
21 Giugno 2012
Ortofrutta: l’origine è d’obbligo