14 Giugno 2012
Olio extravergine: il falso fa crollare i prezzi di quello vero

     Il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva è crollato del 30 per cento anche per effetto degli inganni e delle frodi che danneggiano il settore e colpiscono produttori e consumatori. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente l’operazione dei carabinieri dei Nas che hanno scoperto un traffico di circa 500.000 litri di olio extra vergine di oliva contraffatto da parte di una organizzazione che reperiva anche in ambito internazionale (Spagna e Maghreb) le materie prime per la sofisticazione degli olii (clorofilla e betacarotene) per poi cederle ad oleifici compiacenti. “L’operazione dei Nas dei Carabinieri - ha sostenuto Marini - svela il “mistero” delle tante anomalie che si trovano sul mercato dove occorre diffidare di quegli olii che sono venduti a prezzi che non riescono a coprire neanche i costi di raccolta delle olive”.
     I prezzi pagati ai produttori agricoli crollano per effetto della concorrenza sleale provocata dagli inganni e contraffazioni nonostante il fatto che - ha sostenuto la Coldiretti - i consumi di extravergine delle famiglie sono aumentati del 4,2% nel 2012 e la produzione nazionale si è ridotta addirittura del 6% nell’ultima raccolta. L’arrivo di olio di oliva straniero in Italia ha raggiunto il massimo storico di 584mila tonnellate e ha superato la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483mila tonnellate. ll risultato del sorpasso è il fatto che oggi la maggioranza delle bottiglie di olio proviene da olive straniere senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori, ma - ha precisato la Coldiretti - si assiste anche ad una forte riduzione della qualità dell’olio in vendita, oltre che a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni.
     L’Italia è il primo importatore mondiale di olio che, per il 74% - ha continuato Coldiretti - proviene dalla Spagna, il 15% dalla Grecia e il 7% dalla Tunisia, proprio i Paesi coinvolti dalla truffa scoperta dai Nas. E forse non è un caso che secondo una analisi Coldiretti/Eurispes il 19,1% dell’olio extracomunitario importato in Italia nel 2010 è stato destinato alla provincia di Lucca.
     Nel 2011 - ha proseguito Coldiretti - si è verificato un ulteriore aumento del 3% nelle importazioni di olio di oliva dall’estero che sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni (+163%), sommergendo di fatto la produzione nazionale, che sarebbe peraltro quasi sufficiente a coprire i consumi nazionali. Gli oli di oliva importati in Italia vengono infatti mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri dove sono state esportate 364mila tonnellate nel 2011.
     Sotto accusa è anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate, secondo una indagine della Coldiretti. E questo nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n. 182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile.
     Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. I consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Per questo è importante - ha concluso Marini - la proposta di legge salva-olio Made in Italy sottoscritta da numerosi parlamentari e che vede come primi firmatari la senatrice Colomba Mongiello (pd) e il senatore Paolo Scarpa Buora (pdl), “a dimostrazione di un vasto consenso che ci si augura conduca ad un iter rapido”. 
     L’attacco all’olio italiano, secondo la Coldiretti, mette a rischio un patrimonio ambientale con oltre 250 milioni di piante sul territorio nazionale che garantiscono un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative all’anno e un fatturato di 2 miliardi di euro. La produzione nazionale si concentra in Puglia (35%), Calabria (33%), Sicilia (8%), Campania (6%), Abruzzo (4%), Lazio (4%), Toscana (3%) e Umbria (2%). Sono 43 gli oli italiani a denominazione di origine riconosciuti dall’Unione Europea.

LA PRODUZIONE 2011 DI OLIO D’OLIVA MADE IN ITALY

Regione
 
Produzione 2011 – Ton.
 
Produzione 2010 –Ton.
 
Variazione
 
Piemonte
 
13
 
13
 
-
 
Lombardia
 
1.051
 
999
 
+5%
 
Trentino- Alto Adige
 
264
 
264
 
-
 
Veneto
 
1.442
 
1.309
 
+10%
 
Friuli- Venezia Giulia
 
30
 
34
 
-13%
 
Liguria
 
4.446
 
3.557
 
+25%
 
Emilia Romagna
 
827
 
785
 
+5%
 
Toscana
 
11.070
 
18.449
 
-40%
 
Umbria
 
7.238
 
10.340
 
-30%
 
Marche
 
2.682
 
4.409
 
-39%
 
Lazio
 
17.337
 
28.895
 
-40%
 
Abruzzo
 
12.188
 
18.748
 
-35%
 
Molise
 
5.452
 
6.249
 
-13%
 
Campania
 
29.705
 
39.606
 
-25%
 
Puglia
 
1.665.36
 
161.078
 
+3%
 
Basilicata
 
6.220
 
6.220
 
-
 
Calabria
 
161.845
 
157.918
 
+2%
 
Sicilia
 
51.214
 
48.467
 
+6%
 
Sardegna
 
3.639
 
6.066
 
-40%
 
Italia
 
483.200
 
513.407
 
-6%
 

Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Ismea-Unaprol-Cno
LE IMPORTAZIONI E LE ESPORTAZIONI DI OLIO DI OLIVA

Anno
 
 Importazioni in   
 tonnellate
 
 Esportazioni in 
 tonnellate
 
1992
 
 221.771
 
 133.431
 
1997
 
 485.774
 
 198.496
 
2002
 
 525.871
 
 291.900
 
2005
 
 468.129
 
 334.232
 
2006
 
 442.044
 
 290.252
 
2007
 
 513.420
 
 294.513
 
2008
 
 492.810
 
 306.267
 
2009
 
 470.027
 
 294.420
 
2010
 
 569.042
 
 343.327
 
2011
 
 583.967
 
 363.561
 

Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Istat

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL ha avviato  l’Iter per Accreditarsi in Regione Campania, come Ente di Formazione Professionale ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n° 136 del 22/03/2022 e presto sarà Accreditata.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL  E’  IN POSSESSO DELLE SEGUENTI TRE CERTIFICAZIONI:
1) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - ISO 9001:2015 - Sottosettore IAF/EA: 37 - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali 2) ISO/IEC 27001:2022 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali   3) ISO 45001:2018 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali  
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
  • Il Team di IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è formato da professionisti specializzati e competenti.
  • Un gruppo affiatato, esperto ed eterogeneo che ha fatto del lavoro di squadra il proprio punto di forza, che stabilisce insieme gli obiettivi di corsi e progetti, condivide idee, traguardi e successi.
  • Docenti, tutor, progettisti, project manager, esperti ecc cooperano e lavorano con determinazione e creano piani formativi di elevata qualità, in grado di fornire formazione di eccellenza e nel contempo elevate competenze professionali.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
  • Formazione specialistica
  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
  • Accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le imprese ed enti locali
  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
  • Formazione specialistica dei tecnici e degli operatori del settore agricolo, alimentare e forestale, degli Enti territoriali e delle PMI operanti nelle zone rurali.
Orari di apertura della sede al pubblico  Via Mario Vetrone Snc  82100 - Benevento Lunedì – Giovedì 8.30 – 13.30 /15.00 – 18.00 Venerdì 8.30 – 13.30/15.00 – 17.00