3 Febbraio 2021
Nota informativa Coldiretti n°2

 

Area Legislativa e Relazioni Istituzionali

TITOLO ARGOMENTO: Legislazione regionale
DESCRIZIONE: Nonostante la situazione di emergenza, prosegue l’attività di monitoraggio ed intervento avente ad oggetto leggi, iniziative di legge, bozze di proposte, regolamenti in itinere, quesiti e, più in generale, provvedimenti amministrativi.
A questo riguardo, si segnalano, a titolo di esempio, le recenti iniziative:
Sicilia, bozza di decreto interassessorile in materia di agricoltura sociale.
In termini di inquadramento generale, si è evidenziato come, da un lato, la bozza in esame abbia tenuto in considerazione le disposizioni recate dalla legge n. 141 del 2015 e dal DM 12550 del 2018 e, dall’altro, paradossalmente non abbia mai richiamato la disposizione regionale di riferimento contenuta in un atto avente forza di legge: art. 41 della LR 11 agosto 2017, n. 16.
Inoltre si è fatta presente l’opportunità di declinare in maniera più tassativa l’ambito soggettivo delle disposizioni contenute nell’atto in esame in coerenza con la vigente cornice normativa statale e regionale, tenendo ben distinto l’aspetto inerente alla individuazione dei soggetti legittimati a svolgere agricoltura sociale e conseguentemente a conseguire la qualifica di operatori di agricoltura sociale (cioè imprenditori agricoli e cooperative sociali con fatturato agricolo prevalente o comunque in misura superiore al trenta per cento), da quello relativo alla possibilità da parte di tali soggetti legittimanti di svolgere le varie tipologie di attività di agricoltura sociale anche in associazione con il novero di soggetti indicati al comma 5 dell’art. 2 della legge n. 141 cit.
Infine, per quanto riguarda le modalità di esercizio delle tipologie di agricoltura sociale, si è sottolineata la necessità di non prevedere adempimenti o requisiti ulteriori rispetto a quanto già stabilito dalla normativa statale, come, ad esempio, la previsione volta a prescrivere la presenza di “tutor aziendali” all’interno delle imprese esercenti attività di agricoltura sociale, senza considerare che per lo svolgimento delle predette attività di agricoltura sociale è già richiesta la presenza di figure professionali.
Veneto, DLR n. 22/2020 di iniziativa della Giunta regionale (DGR 23/DDL del 24 novembre 2020), “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario”.
Si è osservato che la finalità perseguita dal disegno di legge presentato dalla Giunta regionale è pienamente condivisibile e cioè quella di effettuare un riassetto della disciplina regionale sull’agriturismo ridefinendo, per quanto consentito dalla legge quadro, il perimetro delle attività riconducibili nell’ambito materiale dell’agriturismo.
A questo riguardo si sottolinea, a titolo di esempio, la previsione volta a prevedere a regime alcune importanti novità che sono oggi disciplinate dalla normativa di natura emergenziale emanata per fronteggiare la diffusione del COVID-19, a cominciare dalla possibilità di effettuare la somministrazione, non soltanto all’interno dei locali, anche tramite asporto e consegna a domicilio.
FINALITA': Predisporre proposte emendative, nuove formulazioni di norme o pareri, con la finalità di rendere omogenea la disciplina di riferimento, a livello di ordinamenti regionali, rispetto al progetto politico ed economico di Coldiretti.
Posizionamento Coldiretti: Stante la competenza legislativa esclusiva in materia di agricoltura delle Regioni, si procede in maniera organica nell’attività di monitoraggio e di intervento sia sull’attività legislativa regionale, sia sull’attività regolamentare regionale e degli enti locali, in collaborazione con le Federazioni Regionali Coldiretti di volta in volta coinvolte.

 

Area Ambiente e Territorio

TITOLO ARGOMENTO: Agricoltura biologica
DESCRIZIONE: Decreto MIPAAF di proroga della scadenza PAP
FINALITA': È stato emanato il giorno 28 gennaio a firma del Capo Dipartimento della Qualità MiPAAF il Decreto di proroga della scadenza per la presentazione dei Programmi Annuali di Produzione. La nuova scadenza prevista è per il 15 maggio, in concomitanza con le scadenze per le domande PAC.
Posizionamento Coldiretti: La scadenza per la presentazione del PAP è prevista, dal Decreto Ministeriale n. 18321 del 2012, per il 31 gennaio di ogni anno. Il disallineamento di tale scadenza con quella per la presentazione della domanda PAC crea puntualmente, ogni anno, notevoli difficoltà di gestione delle diverse pratiche amministrative.
Coldiretti ha avanzato la richiesta di un allineamento delle scadenze per l’anno in corso, ma anche una più attenta verifica del quadro normativo in un’ottica di semplificazione delle procedure.

 

Area Ambiente e Territorio

TITOLO ARGOMENTO: Fitofarmaci
DESCRIZIONE: Sulla base delle richieste pervenute dalle Federazioni è stata presentata la richiesta di uso d’emergenza di Cerevisane. Si tratta di una sostanza attiva di origine naturale brevettata in Francia e sviluppata per l'utilizzo fitoiatrico nel nostro Paese.
Si tratta, infatti, di una frazione inerte derivante dal lievito Saccharomyces cerevisiae (ceppo LAS117 non ogm) ed è stata riconosciuto dall'Ue come sostanza a basso rischio. Il ceppo LAS117 è stato scelto dopo un accurato lavoro di screening, in modo da ottenere una composizione ottimale di Cerevisane, nelle percentuali relative dei diversi componenti della sostanza attiva.
Inoltre, è l'unico induttore di resistenza registrato in agricoltura biologica (v. aII. II reg. CE 889/2008) sia su oidio che su peronospora e botrite, i principali funghi patogeni della vite, nonché su pomodoro in serra, fragola, cucurbitacee, lattuga e altre insalate.
FINALITA': la richiesta d'usom d'emergenza riguarda Cerevisane su pomodoro in pieno campo per il controllo di Phytoftora infestans. Attualmente, invece, è autorizzato solo l'uso in serra.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti ha ritenuto importante sostenere una sostanza attiva impiegabile in agricoltura biologica su una coltura molto diffusa ed importante come il pomodoro per uso industriale, coltivato in pieno campo.

 

Area Ambiente e Territorio

TITOLO ARGOMENTO: Tappi di sughero – Etichettatura - Esclusione dalla disciplina imballaggi
DESCRIZIONE: A seguito a numerose richieste di chiarimenti in merito all’obbligo di etichettatura degli imballaggi, si segnala che per effetto delle modifiche apportate al codice dell’ambiente (d.lgs. n. 152/2006) dal d.lgs. n. 116/2020 in vigore dal 26 settembre 2020, l’articolo 219 sulla gestione dei rifiuti di imballaggi prevede, al comma 5, seconda parte, che i produttori hanno l'obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione.
FINALITA': La decisione 97/129/CE indica i codici dei materiali impiegati nell’imballaggio che devono essere riportati in etichetta. Per i materiali in sughero il codice da riportare è FOR 51.
È pervenuta presso tale Area la richiesta di chiarimenti in ordine all’obbligo di accompagnare i tappi in sughero con tale codice, da riportare sull’etichetta della bottiglia.
Posizionamento Coldiretti: Si ritiene che la decisione 97/129/CE non possa trovare applicazione per i tappi, considerato che l’Allegato E alla Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006 specifica, al punto 2), lett. i), che non sono considerati imballaggi “gli articoli che siano parti integranti di un prodotto e siano necessari per contenere, sostenere e preservare tale prodotto per tutto il suo ciclo di vita e tutti gli elementi siano destinati ad essere utilizzati, consumati o eliminati insieme”. Il tappo deve essere, pertanto, considerato come chiusura dell’imballaggio che serve a preservare il prodotto. A maggior conforto di tale argomentazione, occorre rilevare che l’Allegato E elenca tra gli imballaggi gli spazzolini per mascara e il dispositivo di dosaggio dei detersivi perché considerati parte integrante della chiusura dei recipienti.
D’altra parte, la richiesta di modificare l’etichettatura apposta sulla bottiglia per includervi anche l’etichettatura del tappo sembra essere in contrasto con le previsioni europee che, con il regolamento n. 1169/2011, hanno previsto una disciplina armonizzata in materia che non contempla l’inserimento di una informazione che neppure è destinata al consumatore ma che attiene esclusivamente ai rapporti tra imprenditori. Pertanto, una tale modifica di etichettatura richiederebbe una espressa modifica della normativa europea.

 

Area Ambiente e Territorio

TITOLO ARGOMENTO: Presenza di fumonisine e alflatossine nella purea di mele e pere biologiche
DESCRIZIONE: Sulla base del caso segnalato dalla Federazione di Verona in merito a una contestazione dell’acquirente su purea di mele e pere biologiche prodotta da una cooperativa nostra associata si è svolta una riunione con la Federazione, i rappresentanti della cooperativa, la professoressa Battilani esperta in materia dell’Università Cattolica di Piacenza, Area Ambiente ed Area Sicurezza Alimentare, Coldiretti BIO
FINALITA': L'incontro ha avuto lo scopo di comprendere la fondatezza o meno dei rilievi effettuati dall’acquirente rispetto ad un vuoto oggettivo che esiste nella legislazione comunitaria in materia dal momento che non essendovi un limite specifico per Fumonisine e Aflatossine B1 nelle puree di frutta, la determinazione della concentrazione sulla sostanza secca, alla stregua dei cereali, può comportare problemi relativamente ad una quantificazione sproporzionate nei prodotti oggetto di trasformazione.
Il Reg. 1881/2006 prevede:
• un limite specifico per le Fumonisine, come somma di B1 e B2 pari a 200 μg/kg (o ppb), riferito alla categoria “alimenti a base di granoturco trasformato e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini, nella quale possono rientrare i prodotti del caso in oggetto;
• per le Aflatossine B1 un limite specifico di 0,10 μg/kg (o ppb) relativamente alla categoria “Alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini”.
Inoltre, per entrambe le micotossine, i suddetti limiti si applicano alla sostanza secca.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti ha ritenuto importante approfondire tecnicamente la problematica dalla quale sono emersi problemi interpretativi che occorre risolvere avendo il caso una valenza importante sul piano generale sotto il profilo dei rapporti contrattuali nella filiera biologica. In merito è stato chiesto un incontro informale al Ministero della salute al fine di individuare una possibile soluzione

 

Area Ambiente e Territorio

TITOLO ARGOMENTO: Rifiuti agricoli - Adempimenti
DESCRIZIONE: Il codice dell’ambiente è stato modificato dal d.lgs. n. 116/2020 entrato in vigore il 26 settembre 2020 che ha recepito la direttiva n. 851/2018/UE in materia di rifiuti. La direttiva fa parte del pacchetto dell’economia circolare e ha l’obiettivo di realizzare una gestione sostenibile dei rifiuti attraverso una estensione del ciclo di vita dei materiali, considerando i rifiuti una risorsa da gestire in modo efficiente. La gestione sostenibile dei rifiuti deve avvenire nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, privilegiando la prevenzione e tutte le attività necessarie ad evitare che il prodotto diventi rifiuto. È possibile, in questo modo, intensificare l’uso delle energie rinnovabili e incrementare l’efficienza energetica riducendo la dipendenza dell’Unione dalle risorse importate.
FINALITA': Rilevante novità è rappresentata dalla introduzione della nozione di rifiuto urbano, entro la quale sono compresi i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d'erba e potature di alberi, prima esclusi dall’ambito dei rifiuti. Altra novità è l’espressa previsione che i rifiuti della produzione, dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca sono esclusi dalla definizione di rifiuto urbano. Pertanto, gli sfalci e le potature derivanti dall’attività propriamente agricola continuano ad essere esclusi dalla disciplina dei rifiuti, mentre gli sfalci e le potature derivanti dall’attività di manutenzione del verde pubblico sono rifiuti speciali se realizzati dall’imprenditore agricolo, ai sensi dell’articolo 184, comma 3, lett. a) nell’esercizio dell’attività agricola. Sono, invece, rifiuti urbani se realizzati dall’imprenditore artigiano, sempre che non ricorrano le condizioni per applicare le regole del sottoprodotto ai sensi dell’art. 184 bis.
Posizionamento Coldiretti: Nelle ipotesi in cui l’imprenditore si disfi o abbia l’obbligo di disfarsi dei propri rifiuti agricoli, pericolosi e non pericolosi, occorre tener conto della disciplina in materia di obblighi, esoneri e semplificazioni:
• Catasto dei rifiuti – sono esonerati:
- gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 cod. civ. con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila;
- le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi;
- per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.
E, comunque, sono soggetti (quando obbligati) a modalità semplificate di conferimento al servizio pubblico o ad un circuito organizzato di raccolta con adempimenti a carico del gestore.
• Registro di carico e scarico – sono esonerati:
- gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 cod. civ. con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila;
- le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi;
- per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.
Gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 cod. civ. produttori iniziali di rifiuti pericolosi, quando obbligati alla tenuta del registro, possono adempiere all’obbligo:
a) con la conservazione per tre anni del formulario di identificazione di cui all'articolo 193;
b) con la conservazione per tre anni del documento di conferimento rilasciato dal soggetto che provvede alla raccolta dei rifiuti nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui all'articolo 183. Tale modalità è valida anche ai fini della comunicazione al catasto di cui all'articolo 189.
Inoltre, i soggetti la cui produzione annua di rifiuti non eccede le venti tonnellate di rifiuti non pericolosi e le quattro tonnellate di rifiuti pericolosi, in luogo della tenuta in proprio dei registri di carico e scarico dei rifiuti, possono adempiere tramite le organizzazioni di categoria interessate o loro società di servizi che provvedono ad annotare i dati con cadenza mensile, mantenendo presso la sede operativa dell’impresa copia delle annotazioni o, comunque, rendendola tempestivamente disponibile su richiesta degli organi di controllo.
• Formulario di identificazione dei trasporti – sono esonerati:
- I produttori di rifiuti speciali non pericolosi che effettuano il trasporto in modo occasionale e saltuario;
- i produttori di rifiuti speciali agricoli ai sensi dell’art. 184, lett. a) che effettuano il trasporto in modo occasionale e saltuario, per il conferimento al gestore del servizio pubblico di raccolta, ovvero al circuito organizzato di raccolta di cui all'articolo 183, comma 1, lettera pp), sulla base di apposita convenzione.
Sono considerati occasionali e saltuari i trasporti effettuati per non più di cinque volte l’anno, che non eccedano la quantità giornaliera di trenta chilogrammi o di trenta litri.
La movimentazione dei rifiuti tra fondi appartenenti alla medesima azienda agricola non è considerata trasporto qualora risulti che la distanza tra fondi non sia superiore a quindici chilometri; non è altresì considerata trasporto la movimentazione dei rifiuti effettuata dall'imprenditore agricolo di cui all’articolo 2135 cod. civ. dai propri fondi al sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa di cui è socio, ivi compresi i consorzi agrari, qualora sia finalizzata al raggiungimento del deposito temporaneo.
• Albo nazionale dei gestori ambientali – sono esonerati:
- Gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 cod. civ., produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto dei propri rifiuti effettuato all’interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l’impresa ai fini del conferimento degli stessi nell’ambito del circuito organizzato di raccolta.

 

Area Sicurezza alimentare e produttiva

TITOLO ARGOMENTO: Promozione dei prodotti agricoli: aggiornamenti
DESCRIZIONE: La Commissione Europea ha pubblicato sulla GU europea del 28/1/2021 l’invito a presentare proposte per i nuovi bandi di promozione per i programmi semplici e multipli nel 2021, il cui termine per la presentazione delle proposte è fissato al 28 aprile p.v. Come anticipato nella ns. N.I. 301 del 22/12/20, il budget 2021 per la promozione ammonta a 182,9 milioni di euro e la grande novità è costituita dallo stanziamento specifico per la promozione del biologico pari al 30% dei fondi disponibili. A tale riguardo, si informa che tutto il materiale sui nuovi bandi presentato nell’InfoDay del 28 e 29 gennaio sono disponibili online sul portale della CHAFEA: https://ec.europa.eu/chafea/agri/en.
In merito revisione del Reg. 1144/2014, si segnala che nei giorni scorsi Coldiretti ha inviato al Copa Cogeca una prima riflessione, sottolineando come in questi anni i produttori abbiano utilizzato il regolamento per promuovere i prodotti tipici del territorio, garantendo la biodiversità e la sostenibilità dei sistemi agricoli e salvaguardando l’identità e l’economia dei territori (ad es. difendendo vecchie razze animali e i pascoli di montagna, che assicurano l’assetto idrogeologico dei territori più marginali). Per questo, occorre continuare a promuovere tutti i prodotti agricoli dell’UE, compresi quelli a base di carne, minacciati da una possibile esclusione con la riforma della politica di promozione. Inoltre, ha ricordato che il settore delle carni è sostenibile anche perché è oggetto di minori sprechi rispetto ad altri, sia in fase di produzione, grazie ad una struttura e all’organizzazione della filiera che permette la lavorazione dei sottoprodotti in processi secondari, sia in fase di consumo domestico, in quanto i consumatori riconoscono alle carni il valore economico, culturale e sociale e quindi sono indotti a sprecare meno alimenti a base di carne.
FINALITA': Migliorare la competitività e il consumo dei prodotti agricoli dell'UE.
Posizionamento Coldiretti: Il programma per la promozione proposto per il 2021 purtroppo prevede un taglio del budget del 9% rispetto al 2020, in un periodo in cui sarebbe invece necessario un supporto finanziario aggiuntivo per le difficoltà causate dal Covid e dalla Brexit. Sulla revisione della politica di promozione bisognerà assolutamente scongiurare le ventilate penalizzazioni della carne e del vino: per soddisfare le richieste dei consumatori ciò avvantaggerebbe le importazioni di prodotti da Paesi terzi, che hanno standard di produzione meno sostenibili e meno rispettose del benessere animale, arrecando danni agli allevamenti e causando l’abbandono e il dissesto idrogeologico del territorio, in particolare nelle aree più fragili e marginali, come quelle di montagna, dove l’agricoltore svolge un ruolo sociale, ambientale ed economico insostituibile.

 

Area Sicurezza alimentare e produttiva

TITOLO ARGOMENTO: Qualità nutrizionale: norma UNI ristorazione
DESCRIZIONE: La scorsa settimana Coldiretti ha partecipato ad una riunione del GdL dell’UNI per la revisione della norma UNI 11584:2015 “Servizi di ristorazione collettiva-Requisiti minimi per la progettazione di menu”, iniziata, come da prassi, a 5 anni dalla sua emanazione. In particolare, nella riunione sono stati introdotti uno schema a blocchi per indicare le parti trattate dalla norma, alcune definizioni sui prodotti ittici e sono stati esaminati tutat una serie aspetti importanti sulla progettazione dei menu. Si ricorda che la UNI 11584 in esame è a "corredo" della norma UNI 11407:2020 “Servizi di ristorazione fuori casa-Requisiti minimi per la stesura di capitolato di appalto, bando e disciplinare di gara”, anch’essa oggetto di revisione lo scorso anno (ns. N.I. 272 del 19/5/20).
FINALITA': Fornire gli elementi fondamentali per progettare i menù destinati alla ristorazione collettiva, pubblica e privata (non commerciale), da parte di Enti Pubblici, Aziende, Professionisti.
Posizionamento Coldiretti: Favorevoli a linee guida operative, che si basino su criteri oggettivi e misurabili per l'affidamento del servizio di ristorazione collettiva e rappresentino un vantaggio rispetto alla mera applicazione della normativa cogente (D.Lgs 18/4/2016, n. 50), come nel caso dei prodotti della filiera corta e del territorio.

 

Area Sicurezza alimentare e produttiva

TITOLO ARGOMENTO: Sicurezza alimentare: aggiornamenti RASFF
DESCRIZIONE: Nel mese di gennaio 2021 il sistema di allerta Rapido RASFF ha riportato a livello europeo 320 notifiche (-37% su dicembre), di cui 91 allerte (-62%), 125 respingimenti alle frontiere (-3%) e 104 richieste di informazione (-27%). Sebbene in lieve riduzione rispetto a dicembre, anche a gennaio, come nei tre mesi precedenti, è stata segnalata una forte contaminazione di ossido di etilene, un fumigante vietato nell’UE, con 57 segnalazioni (18% del totale). Per quanto riguarda l’Italia, a gennaio sono state effettuate 16 notifiche (-63% su dicembre), di cui 5 allerte (-74%), 4 respingimenti alla frontiera (-55%) e 7 richieste di informazione (-53%). Le 5 allerte riguardano la presenza di Salmonella in cervo congelato dalla Spagna e sostanza non autorizzata sildenafil nell'integratore alimentare dal Regno Unito; dall'Italia Bacillus cereus enterotossina nell’insalata, Salmonella Typhimurium nel salame e frammenti di vetro in salsa vegetale biologica. Tutti i 4 respingimenti alla frontiera riguardano la presenza di sostanze non autorizzate: carbendazim nel riso dal Bangladesh, irradiazione di pesce gatto congelato dal Vietnam, gusci di castagne congelati dalla Cina, colorante E 110 in snack di mais fritto dalle Filippine. Infine, le 7 richieste di informazione riguardano Salmonella in vongole congelate cotte dal Vietnam, semicarbazide in gelatina dal Pakistan, sostituzione di specie rispetto agli anelli di calamari congelati dalla Cina, alto contenuto di E 300 - acido ascorbico nel tonno sottovuoto scongelato dalla Spagna, Salmonella enterica in cosce di pollo congelate dai Paesi Bassi e dall’Italia mezzene bovine refrigerate da animali che non hanno subito un periodo di attesa sufficiente per farmaci veterinaria e pasta all'uovo dall'Italia infestata da insetti.
FINALITA': Monitorare i rischi sulla sicurezza alimentare dei cibi che circolano in Italia ed in Europa.
Posizionamento Coldiretti: Il notevole numero di notifiche RASFF, in particolare quelle effettuate dall’Italia su prodotti importati dall’estero, evidenziano la necessità di mantenere alta l’attenzione pubblica sulla tutela della salute dei consumatori e sulla difesa delle produzioni Made in Italy.

 

Area Sicurezza alimentare e produttiva

TITOLO ARGOMENTO: Etichettatura nutrizionale: aggiornamenti
DESCRIZIONE: Nei giorni scorsi Coldiretti, attraverso l’ufficio di Bruxelles, ha contribuito alla lettera che Farm Europe, associazione europea che mira a stimolare il dibattito sulle economie rurali, ha inviato alla Commissione come feedback sui sistemi di etichettatura nutrizionale fronte pacco. In particolare, il documento dell’associazione sottolinea che le informazioni nutrizionali aggiunte in etichetta dovrebbero essere volontarie, riferite alle porzioni, non dovrebbero essere basate sui colori e portare a un giudizio sul prodotto nel suo complesso, ma piuttosto informare in modo neutrale sul valore nutritivo degli alimenti e considerarli come parte di una dieta, senza compromettere i prodotti DOP e IGP. Si dovrebbero realizzare, inoltre, programmi di educazione alimentare nelle scuole, accompagnati da un'offerta equilibrata di menù nelle mense scolastiche e da campagne di comunicazione più ampia per raggiungere il grande pubblico.
FINALITA': Costruire un fronte comune sempre più ampio a livello europeo per ribadire l’importanza di una etichettatura nutrizionale neutrale, non orientativa ma che stimoli scelte consapevoli del consumatore
Posizionamento Coldiretti: Raccogliendo le istanze di Coldiretti, la presa di posizione del Farm Europe contro il Nutriscore evidenzia in modo inequivocabile che per contribuire effettivamente a migliorare la salute dei consumatori occorrono informazioni nutrizionali comprensibili, equilibrate, non dannose per i produttori né fuorvianti per i consumatori.

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: Contratto di filiera del latte ovino, proroga bando al 1° marzo
DESCRIZIONE: Il nuovo termine di scadenza per la presentazione delle domande di accesso ai Contratti di filiera del latte ovino, come da proroga del 26 gennaio u.s., è il 1° marzo 2021 alle ore 16.00. Resta confermato quant’altro previsto nell’Avviso del 25 giugno 2020.
Le risorse a disposizione ammontano a 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro a fondo perduto (decreto MIPAAF), e 20 milioni di euro del Fondo rotativo per le imprese. Le spese ammissibili vanno dagli investimenti per la produzione primaria, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, fino alla promozione, e alla ricerca e sperimentazione.
FINALITA': Gli obiettivi sono favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti di filiera, supportare la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali nel settore di riferimento.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti, con il supporto di Filiera Bovini Italia srl e Ager srl, sta lavorando su un progetto multiregionale che coinvolge aziende agricole e della trasformazione, che intendono sposare l’idea di valorizzare il prodotto italiano garantendo un prezzo adeguato

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: Brexit e settore florovivaistico
DESCRIZIONE: Dal 1° gennaio, con l’uscita della GB dall’UE, sono partiti i controlli presso i punti di ingresso, in entrambe le direzioni, sia nel Regno Unito che nell’Unione. Se prima le merci si muovevano con il solo passaporto delle piante ora necessiteranno di un Certificato Fitosanitario. Il Nord Irlanda verrà invece considerato ancora come paese membro, non vi sarà quindi una frontiera con l’Unione e il Paese avrà una gestione separata rispetto al Regno Unito. Per tali motivi, le merci che si sposteranno verso il Nord Irlanda potranno ancora circolare nel mercato unico con il solo passaporto delle piante.
FINALITA': I seguenti adempimenti verranno introdotti in 3 step (gennaio, aprile e luglio) a seconda delle merci:
DA GENNAIO 2021
I nuovi requisiti di importazione si applicheranno solo a piante e prodotti vegetali AD ALTA PRIORITÀ, ovvero le piante destinate alla piantumazione, diverse dai semi, oltre tuberi di patate, semi di alcune piante, corteccia e legno e parti di alcune piante. Chiunque esporti in GB dovrà essere registrato presso l’Autorità Competente dell'UE. Tutti i prodotti che non rientrano nell’elenco ad alta priorità, non richiederanno un certificato fitosanitario a gennaio 2021.
DA APRILE 2021
Da aprile in poi, i nuovi requisiti, si applicheranno a TUTTE le piante e prodotti vegetali REGOLAMENTATI (tra cui anche piante e prodotti vegetali ad alta priorità). Un elenco esaustivo di tutte le piante e i prodotti vegetali regolamentati, soggetti a tali requisiti dal 1° aprile 2021, è disponibile su GOV.UK e comprende:
• tutte le piante destinate alla piantumazione;
• fiori recisi;
• semi;
Dal 1° aprile 2021, i requisiti per le piante e i prodotti regolamentati si divideranno in due categorie (si vedano le tabelle):
1) "Regolamentato e soggetto a notifica": materiale che può essere esportato in GB solo con un certificato fitosanitario e che deve necessariamente essere notificato prima dello sbarco (quasi la totalità delle merci);
2) "Regolamentato": materiale che può essere esportato in GB solo con un certificato fitosanitario e che non necessita di notifica anticipata di sbarco.
DA LUGLIO 2021
I requisiti di importazione che si applicano a tutti gli impianti e prodotti vegetali regolamentati (inclusi piante e prodotti vegetali ad alta priorità) rimarranno INVARIATI rispetto a quelli introdotti nell'aprile 2021. Le merci saranno anche soggette ad un maggior numero di controlli di identità e fisici.
A questi si aggiunge:
Ingresso tramite un posto di controllo frontaliero;
I controlli in atto da aprile 2021 rimarranno invariati.
Ubicazione dei controlli
Le piante e i prodotti vegetali regolamentati dall'UE saranno soggetti a maggiori controlli documentali, di identità e fisici. Le merci possono anche essere campionate per test di laboratorio.
Posizionamento Coldiretti: Il mercato della Gran Bretagna è particolarmente importante per i prodotti italiani. Nel 2019 sono stati esportati 43,3 milioni di prodotti florovivaistici italiani, con una crescita a due cifre (+11%).

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: Disponibile sul portale e-learning la registrazione dell’evento "Dove sta andando la PAC - L'evoluzione della PAC tra il Green deal e l'emergenza Covid-19
DESCRIZIONE: È ora disponibile sulla piattaforma e-learning di Coldiretti il quaderno dal titolo “L’evoluzione della Pac tra il Green deal e l’emergenza Covid-19”, il quarto della serie “Dove sta andando la Pac” e la registrazione dell’evento tenutosi in video-conferenza il 21.12.2020 dall’omonimo titolo.
Il quaderno è frutto del lavoro di un gruppo di esperti e si inserisce in un contesto caratterizzato dalla definizione del bilancio a lungo termine dell’Unione europea (Qfp 2021-2027 e Ngeu) e della Pac, a seguito del processo negoziale tra gli attori europei.
FINALITA': Lo scopo è quello di dare aggiornamenti tempestivi sul processo di riforma della Pac, cercando di coglierne le principali novità.
Sia la pubblicazione che la registrazione dell’evento, divisa per interventi, è consultabile sulla piattaforma e-learning di Coldiretti (al seguente link https://campus.coldiretti.it). È stato infatti creato un apposito corso dal nome “La nuova PAC post-2020” a cui sono stati iscritti e abilitati i responsabili PAC del territorio.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti ritiene il quaderno uno strumento utile per approfondire il processo di riforma che porterà all’implementazione della nuova PAC e le nuove sfide che l’Italia si troverà ad affrontare: da un lato, il Green deal euorpeo; dall’altro, il New delivery model e il piano strategico nazionale.

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: Galline ovaiole: determinazione valori ai fini dell’abbattimento forzoso
DESCRIZIONE: In un recente incontro al MIPAAF, è stata presentata la nuova metodologia di calcolo per determinare i valori delle galline ovaiole ai fini dell’indennizzo a seguito di abbattimento forzoso (Legge n.218/1988) e la bozza di DM, in fase di definizione. I dati per il calcolo adottati sino ad oggi sono ormai superati (risalgono a qualche decennio fa) e i metodi di riferimento adottati a livello regionale (metodo lineare e progressivo) hanno presentato entrambi criticità. Ismea ha presentato la nuova metodologia per l’adeguamento dei valori applicabile a tutte le tipologie di produzione (convenzonale, biologico all’aperto) cambiando solo il parametro di partenza. I punti chiave del nuovo modello sono:
-nuova base di riferimento da cui partire per il valore del capo: prezzo di mercato della pollastra alla 16-esima settimana
-riconoscimento di un valore minimo del pulcino
-riconoscimento del valore minimo di un capo a fine carriera
-differenziazione del valore dell’indennizzo per tipologia di allevamento (gabbia, a terra aperto e biologico)
-fase di persistenza della curva di deposizione.
Sulla base di questi principi sono state individuate delle maggiorazioni dopo la 16-esima e fino alla 25-esima settimana e tassi di deprezzamento dalla 25 fino alla 87-esima e dalla 16-esima alla prima settimana. Sono inoltre stati considerati i costi di allevamento differenziati per tipologia di allevamento le maggiorazioni per biologico a terra e all’aperto rispetto al valore convenzionale.
Il decreto ministeriale che dovrà essere emanato dal Ministero della Salute di concerto con il MIPAAF dovrà essere presentato alla Conferenza Stato Regioni.
FINALITA': Ridefinire la metodologia di calcolo che determina i valori di mercato per le galline ovaiole oggetto di abbattimento forzoso.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti ha condiviso l’impostazione e ringraziato per il lavoro svolto dai componenti del gruppo di lavoro. il nuovo modello ha tiene conto dell’importanza di differenziare il valore dell’indennizzo per tipologia di allevamento (gabbia, a terra, aperto e biologico) ed epoca di abbattimento, semplificando i calcoli.
Si tratta di un percorso necessario in considerazione dell’evoluzioni avute nel comparto e per tener conto delle differenze di valore di mercato delle realtà produttive riconoscendo un indennizzo abbiamo ritenuto opportuno solo fare qualche osservazione.
In particolare abbiamo chiesto di:
-far riferimento al mercato avicunicolo di Forlì nella determinazione del valore alla 16-sesimea settimana di vita della pollastra, in quanto rappresenta la principale piazza di contrattazione per la filiera delle uova ed un riferimento certo.
-utilizzare una diminuzione del valore dalla 16ma alla 1ma settimana del 5% anziché del 5,7%, in quanto con il calcolo proposto il valore del pulcino a 1 settimana risulterebbe troppo penalizzante per l’allevatore, perché non comprensivo dei costi di gestione necessari per creare le condizioni di reintroduzione del pulcino in allevamento.
-rivedere, se possibile annualmente anziché triennalmente il costo delle materie prime necessario al calcolo del valore K.

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: PAC 2021 - Regolamento delegato concernente gli importi del sostegno dell'Unione allo sviluppo rurale nel 2021
DESCRIZIONE: La Commissione europea ha adottato il Regolamento delegato del 19/01/2021 che modifica l'allegato I del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli importi del sostegno dell'Unione allo sviluppo rurale nel 2021, per quanto concerne il capping e la flessibilità tra pilastri.
FINALITA': La riduzione dei pagamenti tramite capping, da destinare allo Sviluppo rurale: ogni anno gli Stati membri riducono l'importo dei pagamenti diretti da concedere a un agricoltore per un dato anno civile di almeno il 5 % per la parte dell'importo al di sopra di 150.000 euro. Le risorse recuperate dalla riduzione sono rese disponibili come sostegno supplementare per le misure nell'ambito dello sviluppo rurale.
Per l’Italia nel 2021, il nuovo QFP ha stabilito un importo destinato allo Sviluppo rurale di 1.648.587.531 di euro a cui si aggiunge il prodotto risultante dal capping (6 milioni di euro) come sostegno supplementare per le misure nell'ambito dello sviluppo rurale, per un importo totale di 1.654.587.531 di euro.
La flessibilità tra pilastri: gli Stati membri possono decidere anche di rendere disponibile una determinata quota dei rispettivi massimali nazionali annui per i pagamenti diretti come sostegno supplementare a titolo del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e viceversa.
L’Italia non ha preso alcuna decisione in merito al trasferimento dei fondi tra pilastri.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti pone attenzione alle novità e alle variazioni normative relative alla PAC a supporto delle singole aziende agricole socie.

 

Area Azione Economica

TITOLO ARGOMENTO: In programma per l’8 febbraio due webinar sui DSS e la gestione integrata dei parassiti.
DESCRIZIONE: Si terranno l’8 febbraio 2021 due webinar sulla gestione integrata dei parassiti tramite una piattaforma di DSS. Si tratta di due appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto “IPM Decisions”, finanziato dal programma Horizon2020, al quale Coldiretti partecipa con il supporto di Ager. L’obiettivo dei webinar, che fanno seguito ad un primo ciclo di workshop realizzati a febbraio 2020, è quello di mostrare ad una platea di agricoltori, consulenti e ricercatori gli sviluppi della piattaforma creata dal progetto e di capire se quest’ultima risulta funzionale per le varie categorie di utenti che andranno ad utilizzarla.
FINALITA': Il Progetto mira a creare una piattaforma europea di DSS (sistema informatico a supporto del processo decisionale) per la gestione delle malattie delle piante, che funga da unico punto di accesso per gli utilizzatori, superando uno dei limiti ravvisati dalle aziende agricole, ovvero di dover utilizzare tanti diversi DSS quante sono le piante coltivate. Priorità sarà data ai DSS che si occupano di infestanti tipici delle principali colture in campo aperto, a partire dal grano, vegetali in campo, meleti e vigneti.
Posizionamento Coldiretti: L’adesione a tali progetti consente lo scambio di esperienze sul fronte dell’innovazione al fine di valorizzare le buone pratiche illustrate anche da altri partner o da altri Paesi, ma anche portando sui tavoli della ricerca il proprio background esperienzale e conoscitivo.
Coldiretti ritiene importante supportare l’elaborazione di nuove soluzioni per l’agricoltura e facilitarne l’adozione da parte delle aziende agricole.

 

Donne Impresa

TITOLO ARGOMENTO: Audizione di Donne Impresa presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati per l’esame in sede consultiva del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
DESCRIZIONE: Lunedì 1 febbraio la Responsabile nazionale di Donne Impresa Floriana Fanizza ha partecipato all’Audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera riguardo il piano di investimenti proposti dal governo per affrontare l’emergenza da Covid-19.
Fanizza ha espresso, anche a nome di Coldiretti, l’apprezzamento per alcuni dei provvedimenti inseriti nel documento, a sostegno della rivoluzione verde dell’agricoltura italiana, con interventi a favore della digitalizzazione delle campagne, la chimica verde e le bioenergie.
Fanizza ha esposto apprezzamento anche per l’obiettivo incluso nel piano di affrontare il divario di genere che la crisi ha esacerbato, rendendo la questione della disuguaglianza e delle minori opportunità delle donne nel mondo del lavoro un problema non più rinviabile: la grande maggioranza dei posti di lavoro persi a causa della pandemia sono in fatti quelli delle donne che, insieme ai giovani, pagano il prezzo più alto. Le donne, inoltre, hanno rinunciato più degli uomini ad avviare attività imprenditoriali nel corso del 2020, rischiando di invertire il trend positivo degli ultimi 5 anni che vede le imprese femminili (dati UNIONCAMERE)
crescere a un a un ritmo molto più intenso di quelle maschili (+2,9% contro +0,3%).
Inoltre, le donne nelle aree rurali scontano uno svantaggio maggiore, donne rurali subiscono uno svantaggio maggiore rispetto alle loro omologhe urbane, in quanto trascorrendo 22 ore a settimana in attività lavorative non retribuite (mentre gli uomini ne trascorrono meno di 10).
FINALITA': Per questo Coldiretti e Donne Impresa hanno chiesto al governo di intervenire con misure concrete a sostegno di un cambio di paradigma anche per quanto riguarda il lavoro e l’occupazione femminile in agricoltura.
In particolare:
1. investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici nelle aree rurali con la realizzazione di un nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Rafforzare la rete delle fattorie didattiche e dell’agricoltura sociale significa rafforzare un presidio che si è rivelato insostituibile.
La multifunzionalità dell’impresa agricola può essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale che anche nel Piano viene raccomandata.
2. più strumenti di accesso al credito, ai finanziamenti e alla terra che possano contribuire a raggiungere la parità di genere. Le statistiche mostrano che le donne assumono rischi più calcolati rispetto agli uomini, tuttavia il loro accesso al credito è ancora difficoltoso. Questo rimane uno dei principali ostacoli all’imprenditorialità femminile, e pur apprezzando l’iniziativa Donne in campo del Ministero dell’agricoltura, Donne Impresa ritiene che servano ulteriori sforzi vista la situazione provocata dal Covid-19.
Posizionamento Coldiretti: Donne Impresa chiede dunque un miglioramento del piano, con un aumento della dotazione di risorse destinate il settore, poiché l’agricoltura è in grado di garantire progettualità e investimenti che rafforzeranno gli interventi sui beni comuni che l’agricoltura cura: non solo acqua, territorio, paesaggio, ambiente, ma anche diritti e inclusione sociale, a partire dal lavoro e dall’ occupazione femminile.

 

Giovani Impresa

TITOLO ARGOMENTO: Partecipazione di Veronica Barbati all’audizione su PNRR presso la Commissione Agricoltura della Camera dei deputati
DESCRIZIONE: Veronica Barbati, delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa, ha partecipato all’audizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presso la Commissione Agricoltura della Camera.
FINALITA': Durante l’intervento sono state presentate le priorità dei giovani agricoltori sul PNRR, il programma di investimenti che l'Italia dovrà presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU. A tale riguardo è stata posta l’attenzione sulla necessità di creare un Piano strategico di investimenti, servizi alla persona e promozione del turismo dedicato alle aree interne, la promozione della transizione al digitale delle campagne e delle aree rurali nonché il sostegno alla bioeconomia circolare e alla chimica verde per aumentare la sostenibilità delle pratiche agricole. Ulteriori aspetti hanno riguardato la promozione delle filiere corte, della multifunzionalità e azioni volte a garantire un vero e duraturo ricambio generazionale. Infine è stata avanzata la richiesta di eliminare gli investimenti su fotovoltaico a terra al fine di preservare la destinazione dei terreni all’uso agricolo.
Posizionamento Coldiretti: Coldiretti Giovani Impresa è attiva nel mantenere un dialogo attivo e costante con le Istituzioni italiane e comunitarie al fine di promuovere azioni e programmi volti a creare un ambiente favorevole all’imprenditoria giovanile, indispensabile per garantire un vero e duraturo ricambio generazionale in agricoltura.
IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL ha avviato  l’Iter per Accreditarsi in Regione Campania, come Ente di Formazione Professionale ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n° 136 del 22/03/2022 e presto sarà Accreditata.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL  E’  IN POSSESSO DELLE SEGUENTI TRE CERTIFICAZIONI:
1) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - ISO 9001:2015 - Sottosettore IAF/EA: 37 - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali 2) ISO/IEC 27001:2022 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali   3) ISO 45001:2018 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali  
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
  • Il Team di IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è formato da professionisti specializzati e competenti.
  • Un gruppo affiatato, esperto ed eterogeneo che ha fatto del lavoro di squadra il proprio punto di forza, che stabilisce insieme gli obiettivi di corsi e progetti, condivide idee, traguardi e successi.
  • Docenti, tutor, progettisti, project manager, esperti ecc cooperano e lavorano con determinazione e creano piani formativi di elevata qualità, in grado di fornire formazione di eccellenza e nel contempo elevate competenze professionali.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
  • Formazione specialistica
  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
  • Accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le imprese ed enti locali
  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
  • Formazione specialistica dei tecnici e degli operatori del settore agricolo, alimentare e forestale, degli Enti territoriali e delle PMI operanti nelle zone rurali.
Orari di apertura della sede al pubblico  Via Mario Vetrone Snc  82100 - Benevento Lunedì – Giovedì 8.30 – 13.30 /15.00 – 18.00 Venerdì 8.30 – 13.30/15.00 – 17.00