Il calo del gettito Iva conferma il brusco calo dei consumi delle famiglie italiane che rischia di raggiungere livelli drammatici se non verrà scongiurato l’aumento di due punti dell’aliquota Iva in maniera strutturale come annunciato dal Ministro dello sviluppo Economico Corrado Passera. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati del Ministero dell’Economia sul calo nei primi 8 mesi del 2012 del gettito Iva (-1,3%). L’ultimo aumento dell’aliquota Iva che ha colpito tra gli altri prodotti come il vino, l’acqua minerale e la birra non è riuscito a compensare – sottolinea la Coldiretti - il calo provocato dalla riduzione degli acquisti che nell’alimentare hanno sfiorato il 3% in quantità nei primi otto mesi dell’anno.
Ora è necessario archiviare in via definitiva un ulteriore aumento che secondo una stima della Coldiretti costerebbe circa un miliardo sulla spesa alimentare degli italiani, ma soprattutto provocherebbe effetti depressivi sui consumi alimentari a danno delle imprese e dei consumatori. L’aumento dell’Iva dal 21 al 23%, secondo uno studio della Coldiretti, colpirebbe alcuni prodotti di largo consumo come l’acqua minerale, la birra e il vino, ma anche specialità come i tartufi, mentre se l’intervento interessasse anche quello dal 10 al 12% potrebbero essere colpiti dalla carne al pesce, dallo yogurt alle uova, ma anche il riso, il miele e lo zucchero.
7 Ottobre 2012
No all’aumento delle aliquote Iva