“Ci aspettiamo che le conclusioni condivise al tavolo fiscale tra organizzazioni agricole e Governo, presieduto dal Sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, si traducano in norme di legge. La responsabilità di mantenere gli impegni presi deve traguardare tanto le forze sociali quanto il Governo. Sono in gioco non solo i contenuti ma valori non mediabili quali la fiducia e il rispetto degli interlocutori e di chi essi rappresentano”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alle modifiche che devono essere apportate all’applicazione dell’Imu per i terreni agricoli e i fabbricati strumentali.
Coldiretti aveva anche contestato al Governo le cifre dello studio del Ministero delle Finanze sull’impatto dell’Imu nel settore agricolo che prevedevano un extragettito stimato di 224 milioni di euro, basandolo su dati parziali relativi al numero di case e fabbricati adibiti a funzioni produttive connesse con l’attività agricola, non includendovi le entrate derivanti dalle abitazioni e dai fabbricati rurali sia ad uso abitativo che strumentale.
Nei giorni scorsi la Coldiretti nazionale a più riprese era ritornata sull’argomento rilevando che l’Imu così come proposta dal Governo avrebbe colpito pesantemente i terreni agricoli e i fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili, fino alle strutture ed ai capannoni per il ricovero dei mezzi e delle attrezzature, tassando di fatto quelli che sono, a tutti gli effetti, fattori di produzione per le imprese agricole. “D’altra parte, il settore agricolo, oltre a vivere una stagione di difficoltà per i prezzi di vendita dei prodotti e per il continuo aumento dei costi di produzione – fa notare il presidente di Coldiretti Avellino, Francesco Vigorita – si trova a dover fare i conti con una manovra doppiamente gravosa. Infatti gli imprenditori scontano, oltre alla “patrimoniale agricola” con l’Imu, tutti gli aumenti previsti per i cittadini, dall’Iva alle accise sui carburanti, alla contribuzione previdenziale”.
Per il livello nazionale ci aspettiamo il rispetto degli impegni assunti dal Governo al Tavolo istituzionale con le Organizzazioni Agricole, “mentre a livello locale – dice Marcello De Simone, direttore della Coldiretti irpina - è auspicabile da parte dei Comuni un pronto accoglimento della richiesta fatta da Coldiretti di ridurre del 50% la loro quota di Imu, soprattutto per quegli agricoltori professionali che coltivano direttamente il fondo”.
29 Marzo 2012
Marini: mantenere gli impegni su IMU agricola