Occorre scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite che al dettaglio sono già crollate del 3,8% nel primo bimestre dell’anno, con un calo del 2,9% per gli alimentari e del 4,3% per i non alimentari.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’analisi della Cgia di Mestre secondo la quale l'aumento dell'Iva costerà 103 euro a famiglia. L’innalzamento dell’aliquota avrebbe ulteriori effetti depressivi sui consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.
La Legge di Stabilità ha posticipato l’aumento dell’Iva ordinaria dal 21% al 22% che scatterà dal primo luglio per alcuni prodotti di base come il vino che deve già fronteggiare un drammatico calo dei consumi interni che sono scesi a 22,6 milioni gli ettolitri nel 2012, il livello più basso dall’Unità d’Italia.
1 Maggio 2013
La Coldiretti chiede lo stop all’aumento dell’Iva