Si è svolto ad Ariano Irpino, presso il Centro Pastorale San Francesco, organizzato dalla Coldiretti di Avellino con l’ufficio zonale di Ariano Irpino, un incontro divulgativo sul progetto “VALO-RE: Valorizzazione di reflui oleari per la formulazione di alimenti funzionali per la produzione di bioenergia”. Obiettivo del progetto, realizzato nell’ambito della Misura 124 del PSR Campania è di recuperare dalle acque di vegetazione olearie estratti ad attività antiossidante da sfruttare per la formulazione di alimenti funzionali e per la produzione di energia, trasformando così uno scarto industriale molto inquinante e di difficile gestione in una risorsa. Partner del progetto, a valenza regionale, la Coldiretti di Benevento, gli oleifici Mataluni, il Dipartimento di Medicina Sperimentale della Seconda Università di Napoli e la Bio TekNet.
In una sala gremita di produttori e olivicoltori interessati e attenti, dopo l’introduzione del dirigente della Coldiretti di Avellino, Domenico Roselli, sono intervenuti Giancarlo Pepe, coordinatore del progetto, che lo ha presentato, Isabella D’Antuoni dell’Industria olearia Mataluni, Alberto Alfano della Seconda Università di Napoli, Amleto D’Agostino della Bio TekNet. Ha concluso i lavori il direttore della Coldiretti di Benevento, Giuseppe Brillante.
La lavorazione delle olive per la produzione di olio produce una cospicua quantità di sottoprodotti, costituiti prevalentemente da reflui oleari e sanse vergini. I reflui oleari sono costituiti sostanzialmente dall’acqua di costituzione delle olive stesse, dall’acqua di lavaggio delle olive e degli impianti e dall’acqua di diluizione delle paste.
Lo smaltimento delle acque di vegetazione derivanti dall’attività di molitura rappresenta un serio problema per l’industria olearia. Numerosi studi sono stati condotti sulle possibili modalità di gestione di quello che rappresenta da molti anni uno dei reflui agro-industriali più inquinanti e problematici ma, attualmente, l’unica soluzione che hanno a disposizione i frantoiani per lo smaltimento delle acque di vegetazione è rappresentata dall’utilizzazione agronomica, cioè dallo spandimento sui suoli agricoli secondo quanto stabilito dalla legge n. 574 del 1996, che comporta comunque una serie di limitazioni. Emerge, dunque, un urgente bisogno di soluzioni alternative per la gestione dei reflui oleari, mediante tecnologie che riducano il loro impatto ambientale e conducano ad un uso sostenibile delle risorse. In quest’ottica, il progetto VALO-RE si pone come obiettivo prioritario la conversione di un refluo inquinante e di difficile gestione in una risorsa da sfruttare.
I reflui oleari saranno utilizzati per il recupero di acqua purificata (da re-impiegare per diversi processi industriali, quali il lavaggio delle olive e degli impianti), per l’estrazione di componenti ad attività biologica (polifenoli ad attività antiossidante) e per la produzione di energia attraverso processi di bio-metanazione a partire dalla componente organica non fenolica. Dal processo di bio-metanazione si originerà, inoltre, un digestato che può vantaggiosamente essere impiegato nel settore agricolo per la produzione di compost di qualità. I preparati fenolici estratti dall’acqua di vegetazione mediante processi di separazione a membrana e assorbimento su resina saranno impiegati per la realizzazione di prototipi di alimenti funzionali a base olio. In tal modo, a partire da un refluo per il quale attualmente non esiste alcuna modalità di utilizzo, sarà possibile ottenere tre diversi prodotti: acqua purificata, oli funzionali con aggiunta di antiossidanti naturali, biogas.
12 Ottobre 2014
Illustrati i primi risultati del progetto Valore