''Giovani Impresa: tutto un altro Sud'': questo il titolo dell'assemblea di Coldiretti Giovani Impresa del Sud Italia, alla quale hanno partecipato seicento imprenditori agricoli under 30 provenienti da Campania, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.
La delegazione di Coldiretti Giovani Impresa di Avellino era rappresentata da più di 50 giovani, guidati dal delegato provinciale, Antonio Leone e dal segretario, Giovanni Colucci. Presenti il presidente, Francesco Vigorita, e il direttore, Marcello De Simone.
L'incontro si è svolto mercoledì scorso nella prestigiosa location del foyer del teatro San Carlo di Napoli ed ha avuto come tema centrale il futuro possibile secondo i giovani coldiretti del sud Italia. Ai lavori dell'Assemblea, coordinati dal segretario nazionale Giovani Impresa, Carmelo Troccoli, hanno portato il saluto il vice sindaco di Napoli, Tommaso Sodano, il consigliere per l'agricoltura della Regione Campania, Vito Amendolara, il coordinatore nazionale degli assessori regionali all'Agricoltura, Dario Stefàno, il presidente della Commissione agricoltura della Camera, Paolo Russo, il magistrato, Donato Ceglie, il responsabile Divisione di sicurezza Agroambientale ed Agroalimentare del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Vadala'.
A dare il benvenuto agli ospiti, il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello, che ha ricordato quanto l'agricoltura italiana sia ''strategica e madre di un grande cambiamento''.
La relazione introduttiva, a nome dei giovani Coldiretti del Sud Italia, molto applaudita, è stata tenuta dal delegato regionale dei giovani della Campania, Giuseppe Pecoraro. I giovani rivendicano un ruolo da protagonisti. “In questo difficile momento economico - ha affermato Giuseppe Pecoraro - in cui tante scelte stanno riscrivendo il futuro dei giovani del nostro Paese, non può sfuggire il vuoto rappresentativo negli ambiti decisionali, che proprio i giovani debbono “scontare”. Come Giovani Impresa - ha aggiunto - vogliamo affermare oggi, la necessità di una voce forte e giovane nella rappresentanza, che consenta un reale cambio di passo nel Paese. Alcune criticità comuni ai giovani imprenditori agricoli delle regioni del Sud Italia - ha spiegato Pecoraro- che impediscono alle vere imprese di esprimere il loro potenziale sono un sistema creditizio ancora “poco accessibile”, una burocrazia lenta, una debole difesa del Made in Italy e un alto costo dei terreni. Occorre sfruttare al meglio ciò che accomuna i territori del Sud, ovvero la ricchezza di produzioni agroalimentari Made in Italy riconosciute a livello comunitario (91 tra Dop e Igp su un totale di 291 a livello nazionale), l’importanza di un’economia agricola perno del turismo, così come la possibilità data dalla vendita di terreni statali, che per le nostre 6 regioni potrebbe favorire la nascita di oltre 10.000 giovani imprese”.
''Noi siamo l'anomalia positiva di questo Paese – ha affermato nell’intervento conclusivo, Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa - . A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono i molti ostacoli all'ingresso, dal costo dei terreni al credito, ma anche la volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione perché un giovane, più degli altri, ha bisogno di prospettive di lungo periodo per la propria impresa e queste si possono offrire solo se sarà fatta giustizia dei furti che ha subito in questi anni l'agricoltura italiana. Si tratta da una parte del furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra del furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Per questo il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana della Coldiretti guarda ai giovani. L'obiettivo è quello di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire ai consumatori, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers’ market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani, firmati dagli agricoltori e al giusto prezzo. Il progetto della Filiera Agricola tutta Italiana, ha realizzato anche un altro incredibile risultato per noi giovani: ha permesso di isolare ed annullare il furto del bene più prezioso per ogni giovane: il futuro''.
I lavori dell’Assemblea si sono conclusi con l’invito all’appuntamento di maggio con l’Assemblea Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.
17 Marzo 2012
Il futuro possibile secondo Coldiretti Giovani