Una nuova tegola rischia di abbattersi sui produttori di nocciole irpini. Nei giorni scorsi molti coltivatori intenti alla raccolta del prodotto sono stati inibiti dalla Forze dell’Ordine a continuare il lavoro usando le macchine agricole raccoglitrici in quanto esse, benché regolarmente omologate, produrrebbero polveri eccessive creando seri rischi alla circolazione stradale e alle famiglie dei cittadini residenti nelle vicinanze dei terreni interessati.
Destinatari del provvedimento restrittivo sono state gli imprenditori con aziende ubicate nel territorio del Comune di Avellino e dei Comuni limitrofi. Da anni la raccolta delle nocciole avviene in questo modo, non si comprende perché oggi sorgerebbero i problemi contestati. Stamattina c’è stato un presidio di più di un centinaio di produttori davanti alla Prefettura per sollecitare un intervento che, nel rispetto delle esigenze di tutte le parti, porti ad una via di uscita del problema. Una delegazione è stata ricevuta dal vice Prefetto vicario, Silvana Tizzano. Erano presenti per la Coldiretti di Avellino, il vice direttore, Giovanni Colucci, il sindaco del Comune di Avellino, Giuseppe Galasso, gli assessori, Antonio Genovese e Gianluca Festa. Il problema è stato dettagliatamente rappresentato alla dott.ssa Tizzano la quale ha assicurato il suo intervento in tempi brevi con le Forze dell’Ordine e assicurata una risposta entro la mattinata di domani. Nel suo intervento il rappresentante della Coldiretti ha fatto presente la situazione già difficile che vive il comparto, l’importanza economica che la produzione corilicola riveste per molte famiglie, per le quali spesso è la principale se non unica fonte di reddito, e il ruolo anche sociale ed ambientale che riveste il comparto. “Una coltura che non può essere abbandonata proprio per le conseguenze che ne deriverebbero. Da sempre il territorio irpino è connotato dalla coltura del nocciolo che ne disegna il paesaggio e incide significativamente sull’economia della Provincia. Occorre buon senso ed educazione per uscire da una situazione di empasse che impedisce di lavorare e immobilizza il comparto in un momento in cui occorre raccogliere il prodotto per evitare che vada perduto” .
Domani mattina i nocciolicoltori irpini saranno ancora presenti davanti alla Prefettura per vigilare e conoscere le determinazioni in merito
L’Italia con circa 100.000 tonnellate di nocciole prodotte è il primo produttore dell’Unione Europea (il secondo nel mondo dopo la Turchia). Avellino è la prima provincia produttrice in Italia con circa 200.000 quintali prodotti su più di 10.000 ettari.
30 Agosto 2011
Esplode la protesta dei nocciolicoltori