Nell’ambito della seconda giornata del Convegno scientifico Altriformaggi che si è tenuto ad Avellino nell’ultimo fine settimana, organizzato dall’ISA-CNR di Avellino diretto dal prof. Raffaele Coppola, si è svolta una mostra-degustazione di prodotti tipici lattiero-caseari e vinicoli del territorio irpino. Un evento curato dalla Coldiretti di Avellino che ha messo in mostra le eccellenze agroalimentari per farle conoscere e degustare ad una platea di professori e ricercatori provenienti da molte Università europee. Venti le aziende zootecniche e vitivinicole partecipanti ad un’iniziativa che si è rivelata una vetrina molto significativa e attrattiva per l’agroalimentare di qualità della nostra provincia. Si sono così potuti degustare ed apprezzare il caciocavallo podolico e il pecorino carmasciano, le ricotte, il cacio peperonato, i rinomati vini irpini, Aglianico, Taurasi, Greco di Tufo e Fiano. Una vera e propria galleria del gusto che ha fatto scoprire ai tanti ospiti esteri presenti al Congresso una delle ricchezze del territorio tra le più apprezzate e riconosciute.
Soddisfatti del risultato ottenuto gli organizzatori del Convegno e, soprattutto, i dirigenti della Coldiretti irpina. Il direttore Marcello De Simone si è detto lusingato del grande consenso riscosso dall’iniziativa. “Abbiamo subito accolto l’invito che ci è pervenuto dagli organizzatori del Convegno di far conoscere un patrimonio unico e distintivo del nostro territorio. Due prodotti simboli del made in Irpinia, frutti della maestria e professionalità raggiunte dagli imprenditori agricoli. I vini ed i formaggi - ha continuato De Simone - vere e proprie punte di eccellenza di tanti altri prodotti agroalimentari, castagne, nocciole, le produzioni cerealicole e altro ancora, che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra Provincia e sui quali occorre puntare con più convinzione e decisione per uno sviluppo sostenibile e che abbia nel territorio il punto di partenza. Dopo aver rincorso tante chimere e tante ipotesi di sviluppo per questa Provincia, che si stanno rivelando effimere e fallimentari, è proprio il caso di riscoprire, tutelare e puntare su quello che è la vera ricchezza del nostro territorio: un’agroalimentare di qualità che può stare alla pari con altri celebrati prodotti della nostra bella Italia”, ha concluso De Simone.
2 Dicembre 2012
Coldiretti porta in mostra le eccellenze irpine