“L’agricoltura ha pagato più del dovuto per l’Imu sui terreni e l’eccedenza di gettito comporta la riduzione dell’aliquota della seconda rata, come concordato con il Governo e previsto dalla legge”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel chiedere l’applicazione di quanto previsto dall'articolo 13, comma 8, del Dl “salva Italia” con il quale si prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 10 dicembre 2012, si provveda, sulla base dell’andamento del gettito derivante dal pagamento della prima rata dell’Imu, alla modifica dell’aliquota da applicare ai fabbricati strumentali agricoli e ai terreni in modo da garantire che il gettito complessivo non superi per l’anno 2012 l’ammontare previsto dal Ministero dell’economia e delle finanze. “Aspettiamo naturalmente – conclude Marini - che ci vengano forniti anche i dati Imu relativi ai fabbricati strumentali per verificare se, anche in questo caso, si riscontrano le condizioni per la riduzione delle aliquote, cosi come previsto dalla legge”.
Il Presidente di Coldiretti, assieme a quelli di Cia, Confagricoltura e Copagri, ha chiesto l’intervento del Presidente del Consiglio, Mario Monti, e del ministro dell’ Economia e Finanze, Vittorio Grilli, affinché il Governo, conseguentemente agli impegni assunti, applichi quanto previsto dal DL “Salva Itaila”, emanando il relativo provvedimento.
I dati relativi al gettito forniti dal Ministero dell'Economia delle Finanze evidenziano, infatti, come il contributo versato dal mondo agricolo superi in larga misura le stime effettuate dallo stesso dicastero. A fronte della previsione di entrate per 407 milioni di euro, il dato a consuntivo, che tiene conto dell'Imu versata in acconto a giugno, si attesterà a 534 milioni di euro. Particolarmente gravoso il prelievo sui terreni agricoli, che comporta un maggior gettito per l’anno 2012 pari a circa 130 milioni di euro, equamente ripartito fra Erario e Comuni.
Il maggior gettito deriva, peraltro, dall'applicazione della sola aliquota base dello 0,76 % prevista dall'art. 13 del D. L. n. 201/2012, a cui si andrà ad aggiungere, in sede di versamento del saldo, l'aumento delle aliquote stabilite dai comuni, fino allo 0,3 per cento (che corrisponde ad un ulteriore aggravio di circa il 50%), che la gran parte degli enti locali ha già deliberato, con effetti insostenibili per una categoria per la quale il terreno rappresenta un valore produttivo.
8 Dicembre 2012
Coldiretti: per l’Imu agricola rivedere l’aliquota