Proseguono gli incontri nei territori interessati tra i vertici della Coldiretti irpina e i castanicoltori per informare e confrontarsi sulla drammatica emergenza “cinipide”, la piccola “vespa cinese” che sta mettendo in ginocchio le aziende castanicole della Provincia. Ieri pomeriggio un altro incontro si è tenuto a Serino ed ha visto la partecipazione di un gran numero di produttori che con attenzione hanno seguito l’illustrazione del presidente, Francesco Vigorita, e del direttore, Marcello De Simone, sulle azioni che, su proposta della Coldiretti irpina, si sono messe già in campo e su quelle che seguiranno. E’ stato ribadito il concetto che tutti gli interventi per contrastare l’infestazione devono sempre essere mirati alla salvaguardia dell’azienda agricola e dell’imprenditore, evitando speculazioni e confusioni che non portano a nulla. La ricerca va bene, anzi deve essere adeguatamente finanziata e perseguita, ma adeguato ristoro devono avere anche le aziende che sono quelle che più di tutti stanno subendo sulla loro pelle le conseguenze di un dramma che non accenna ad attenuarsi. Occorre mantenere la loro presenza e la loro attività sul territorio in un momento di difficoltà, nell’attesa, speriamo breve, che si giunga ad una soluzione efficace della questione. In un momento in cui tutti stanno scoprendo il problema per fini propri ed impropri, all’incontro di Serino è stata annunciata la manifestazione organizzata da Coldiretti Campania per mercoledì 22 giugno a Napoli presso la sede della Regione Campania. In contemporanea con lo svolgimento della riunione del Tavolo Verde che dovrà assumere importanti decisioni in merito all’emergenza cinipide e avanzare proposte per il livello ministeriale, i produttori della Coldiretti terranno un sit-in e faranno sentire forte le loro preoccupazioni per una situazione che sta diventando insostenibile. A fronte della previsione di un calo della produzione di almeno il 50%, Coldiretti evidenzia che è necessario mettere in campo con urgenza tutti i possibili provvedimenti per far fronte al mancato reddito dei castanicoltori e dell’intera filiera interessata che potrebbe comportare gravi ricadute economiche ed ambientali per i già precari equilibri socio-territoriali delle aree interne.
In Campania la coltivazione del castagno è di particolare rilevanza. Caratterizza profondamente estese aree interne della Regione. Secondo i dati ISTAT, oltre il 50% (28.000 tonnellate) della produzione nazionale di castagne è campana (il 60% nella sola provincia di Avellino), con 13.000 aziende agricole che coltivano circa 23.000 ettari.
Intanto il problema, su sollecitazione della Coldiretti irpina, ha assunto anche una rilevanza nazionale, come non poteva essere altrimenti, perché interessa anche altre Regioni. Per il prossimo venerdì 24 giugno, davanti al Ministero delle Politiche Agricole a Roma, in concomitanza con la riunione del Tavolo Castanicolo ministeriale che dovrà discutere delle misure da adottare per l’emergenza fitosanitaria causata dal cinipide, Coldiretti terrà un sit-in a sostegno delle iniziative che in quella sede dovranno essere decise in difesa delle aziende castanicole.
“Alle due manifestazioni di Napoli e Roma, numerosi saranno i partecipanti dalla nostra Provincia con Coldiretti fortemente mobilitata”, dichiara il direttore De Simone.
17 Giugno 2011
Cinipide: mobilitazione continua