Si è ufficialmente insediato all’Assessorato Regionale all’Agricoltura il Tavolo Verde sulle emergenze fitosanitarie, fortemente voluto da Coldiretti Avellino per gestire la grave emergenza Cinipide del Castagno. L’istituzionalizzazione di questo Tavolo ha significati molto importanti sia per determinare in maniera univoca la metodologia operativa per affrontare le emergenze fitosanitarie, sia per definire un sistema di allerta e monitoraggio sul territorio che stoppi sul nascere eventuali fughe in avanti di soggetti che vogliono cavalcare le problematiche in maniera sconsiderata e strumentale. Il tutto con l’obiettivo di fare una corretta ed univoca informazione su tutto il territorio regionale in sinergia tra le Istituzioni (Regione, Province), Organizzazioni Professionali e mondo della ricerca.
I punti più rilevanti che sono stati enunciati dall’Assessore Vito Amendolara sono i seguenti:
1. In Conferenza Stato-Regioni sono stati stanziati circa 6,4 Meuro a livello nazionale al fine di rafforzare le strutture regionali di controllo fitosanitarie (molto carenti come denunciato anche dalla UE). Di questi, una parte sarà destinata e ripartita tra le Regioni per acquistare coppie di Torymus sinensis per intensificare i lanci nei diversi territori, perché è stato assodato che l’unico sistema di lotta efficace è quello biologico. Oltre alla disponibilità di queste risorse, la Regione Campania riceverà gran parte del milione di euro che è stato previsto nell’ambito del Piano Castanicolo Nazionale, a seguito della presentazione del progetto unitario da parte delle Regioni nell’ambito del Piano. Risorse che saranno impiegate per creare nuove bio-fabbriche in Campania (centri di moltiplicazione) per intensificare i lanci degli antagonisti naturali. Si spera che nel giro di qualche anno si possa trovare un equilibrio naturale tra il cinipide e i suoi antagonisti naturali che contenga il più possibile i danni derivanti da questo fitofago.
2. Sono stati fatti già i primi passaggi per definire nell’ambito di alcune misure del PSR, alcuni interventi specifici di tipo strutturale. In questo caso, si dovrà aspettare il tempo necessario per le eventuali approvazioni da parte della UE. Per le aziende agricole, inoltre, si è prospettato la possibilità di poter godere di sgravi fiscali e contributivi rapportati alle perdite che hanno subito a causa degli attacchi del cinipide e, a tal proposito, diventa molto importante il monitoraggio da realizzare nei territori interessati. Si è prospettata la possibilità di chiedere l’attivazione del de minimis agricolo per le aziende in crisi (richiesta fino a 7.500 euro per tre anni, da elevare eventualmente a 15 mila euro).
3. Il sottosegretario Letta sta predisponendo un Decreto Ministeriale affinché l’emergenza Cinipide possa uscire dall’ambito agricolo e assumere carattere di emergenza, investendo così la Protezione Civile. Questo assume un’importanza notevole quale atto formale che può aprire nuove opportunità e prospettive di intervento, anche di tipo ambientale.
Si sta lavorando per definire un tavolo di coordinamento tra le diverse regioni interessate.
Il direttore di Coldiretti Avellino, Marcello De Simone, che sta seguendo costantemente tutta la vicenda Cinipide, mantenendo frequenti contatti con le aziende dei territori interessati e con le Istituzioni locali, si è detto soddisfatto di quanto definito in Regione Campania al Tavolo Verde. “Siamo sulla strada giusta per dare risposte concrete e tempestive alle aziende castanicole dell’Irpinia – dice De Simone -. Occorre in tutti i modi evitare l’abbandono della produzione con i danni diretti ed indiretti che ne seguirebbero per le imprese e per la salvaguardia del territorio”.