Presentato a Flumeri il prototipo della prima casetta interamente realizzata in paglia con la struttura di legno: naturale ed ecosostenibile secondo le tecniche della “bioarchitettura”.
Promotore dell’iniziativa, l’ingegnere Marcello Lanza, che ha fortemente voluto che si realizzasse la struttura a Flumeri con la partecipazione del Comune.
La paglia, materiale fondamentale per la costruzione della casetta, rimanda alla tradizione locale del Giglio di S. Rocco, fatto appunto di tale materiale e che è riproposto sempre nuovo ogni anno dai carristi di Flumeri, custodi di una tradizione antica, fortemente sentita dagli abitanti del luogo che forgia l’identità e l’unicità del borgo ufitano.
All’iniziativa ha dato sin da subito il suo patrocinio la Coldiretti di Avellino che ha visto nell’idea una ulteriore estensione di quella multifunzionalità ed inclusività che ormai il settore agricolo incarna e che è diventata elemento costitutivo e innovativo del suo essere. “Un settore che ormai da tempo – come ha affermato nel suo indirizzo di saluto, l’assistente al Delegato Confederale di Coldiretti Avellino, Domenico Roselli – ha allargato la sua attività a tanti altri aspetti del vivere civile, uscendo dall’angusto ambito corporativo a cui era stata relegata in passato. Oggi, l’agricoltura non è più percepita e indicata, semplicemente, come un’attività che produce materie prime, ma come settore produttivo che produce cibo, con tutto ciò che ne deriva nei riflessi della vita dei cittadini consumatori. Anche una iniziativa come quella della casetta ecosostenibile fatta con materiali naturali e agricoli, in un comune a forte vocazione cerealicola, rappresenta uno sbocco interessante per l’attività produttiva che merita di essere preso in considerazione e ulteriormente legittimato, oltre che dal punto di vista meramente tecnologico, anche dal punto di vista produttivo, il tutto tenendo conto della storia, della cultura e della religione di ciascun territorio”.
Alla manifestazione erano presenti, oltre agli abitanti di Flumeri, un gruppo di docenti dell’Università di Napoli che hanno condiviso il progetto dell’ingegnere Marcello Lanza, a cui sono state rivolte domande di natura tecnica da parte degli stessi partecipanti. La casetta, che è solo un prototipo, sta a dimostrare che è possibile realizzare con semplicità case e strutture abitative ad alta efficienza energetica, sane, ecosostenibili e senza rinunciare al comfort.
L’evento si è svolto sotto la sapiente regia di Ciriaco Petrilli, referente della Coldiretti nel Comune, che non ha mancato di far degustare e apprezzare ai partecipanti la bontà dei suoi prodotti, in primis l’olio di ravece, vanto di queste terre e riconosciuto a livello comunitario con la DOP “Colline dell’Ufita”.
16 Giugno 2013
Bioarchitettura a Flumeri: la prima casetta ecosostenibile