Con le frodi nel vino che sono raddoppiate con la crisi è positivo il sequestro di circa 80.000 bottiglie di vino importato dalla Bulgaria e poi commercializzato con delle etichettature di marchi, come Falanghina e Aglianico Beneventano Igp, totalmente contraffatte. Ad affermarlo è la Coldiretti nel commentare l’operazione messa segno nel Beneventano dagli uomini del Corpo Forestale su mandato della Procura della Repubblica di Benevento. Gli ottimi risultati dell'attività delle forze dell’ordine - sottolinea Coldiretti - confermano l'efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull'inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo. Occorre comunque distinguere – conclude Coldiretti - la burocrazia buona che tutela produttori e consumatori da quella cattiva che serve solo a stampare carte dietro le quali si nascondono i troppi furbetti del bicchiere, a danno dei veri produttori”. L’opera delle forze dell’ordine – conclude Coldiretti – sarebbe comunque più facile se fosse finalmente applicato lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero.
9 Ottobre 2014
Bene sequestro falanghina bulgara