Ulteriore tappa di Coldiretti nel percorso di presentazione della nuova Politica Agricola Comunitaria. Giovedì scorso è stata la volta degli associati delle zone di Lioni e Sant’Angelo dei Lombardi in una affollata assemblea tenutasi in una spaziosa Sala Comunale a Sant’Angelo dei Lombardi.
In una zona fortemente a vocazione agricola, c’era la folla delle grandi occasioni ad ascoltare Gerardo Palladino, il responsabile provinciale del CAA Coldiretti, illustrare il nuovo Regolamento Comunitario e i Decreti di recepimento nazionali della Pac 2015-2020. Esauriente e puntuale Palladino nell’esporre le varie componenti che andranno a costituire il premio complessivo che si percepirà a partire dalla prossima domanda. Mai come questa volta la domanda dovrà essere cucita addosso a fatta su misura per ogni singola azienda, perché solo così si potranno realizzare al meglio tutte le potenzialità offerte dalla nuova programmazione. Molto importante anche l’attenzione riservata ai giovani che, con l’opportuna attenzione, potranno percepire premi interessanti. Parlando del “greening”, Palladino ha richiamato l’attenzione sul fatto che gli importi destinati al settore si legittimano sempre di più nell’opinione pubblica solo se l’agricoltura svolge un’opera che, tra l’altro è insostituibile, di tutela dell’ambiente, mediante appunto pratiche virtuose e sostenibili.
Dopo alcuni interventi di richiesta di chiarimenti e precisazioni venuti dalla numerosa ed attenta platea, è stato Domenico Roselli, dirigente della Coldiretti di Avellino, a concludere i lavori con un intervento politico-sindacale che ha ricondotto la Pac nello scenario più ampio dello sviluppo del settore per la ripresa del Paese Italia. Roselli ha parlato della difesa del made in Italy agroalimentare, unico baluardo contro l’invasione di prodotti omologati e massificati che non garantiscono salubrità e genuinità e di cui spesso non si conosce la provenienza, perché non ancora obbligatoria indicarla in etichetta, cosa che Coldiretti chiede da anni. Quindi, no agli Ogm e tutela delle tipicità del territorio, vera ricchezza del nostro Paese. Ma nel discorso di tutela del made in Italy ci deve essere un fronte comune da parte di tutti, politica, Istituzioni, cittadini, organizzazioni sociali, basato su fatti concreti. E qui il richiamo all’Amministrazione Comunale di preferire nelle mense scolastiche, negli ospedali e nei ristoranti del territorio prodotti agroalimentari di provenienza locale, anche dando adeguati incentivi nell’offerta dei servizi, per favorire l’economia dei territori, da cui necessariamente deve partire la ripresa del Paese. Identificare i prodotti locali e conoscere le potenzialità delle aziende: è possibile farlo aiutandosi anche con il Fascicolo Aziendale che deve essere continuamente aggiornato per avere il quadro preciso dell’offerta delle aziende e poterne tracciare i prodotti, ha concluso Roselli.
22 Novembre 2014
Assemblee Pac: tappa a Sant’Angelo dei Lombardi