Si è tenuto a Lauro presso l’aula consiliare del Comune il primo della serie di incontri con i coltivatori soci che la Coldiretti di Avellino terrà nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale.
In un’aula affollata di produttori agricoli e di persone interessate ai temi trattati, alla presenza del dirigente di Coldiretti Avellino, Domenico Roselli, del vice direttore, Giovanni Colucci e del responsabile provinciale del CAA Coldiretti, Gerardo Palladino, il Sindaco del paese, Antonio Bossone, ha rivolto un saluto ai presenti, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa di Coldiretti tesa ad informare adeguatamente gli agricoltori sulle novità del settore.
Presenti gli addetti alla zona, Rossano e Raffaele Boglione che ha introdotto i vari interventi.
Gerardo Palladino ha presentato la nuova Politica Agricola Comunitaria e l’impatto che essa avrà sull’agricoltura della nostra Provincia, in riferimento alle specificità colturali del comprensorio del Vallo di Lauro.
Palladino ha evidenziato i punti salienti della Riforma 2014/2020 riguardanti il primo e il secondo Pilastro della Pac, ponendo l’accento soprattutto sulle novità riguardanti il greening, la definizione di agricoltore attivo, il capping e la degressività degli aiuti. Ha fatto anche delle opportune simulazioni su quello che sarà il premio che percepiranno gli agricoltori della zona a seguito della Riforma. L’importo sarà costituito dalla sommatoria di varie voci cha assieme andranno a comporre il premio unico.
Al termine dell’intervento di Palladino, molti sono stati gli interventi con richiesta di chiarimenti e considerazioni.
L’intervento finale è stato svolto da Domenico Roselli. Il dirigente di Coldiretti non ha mancato di toccare la spinosa e preoccupante problematica della “terra dei fuochi”, i roghi dei rifiuti tossici sversati nelle campagne che, anche se non interessa da vicino la nostra realtà provinciale, è comunque da attenzionare perché ad essere criminalizzata e marginalizzata dai mercati agricoli è l’intera agricoltura regionale. In linea con la posizione di Coldiretti Campania, Roselli ha affermato che il problema va affrontato con chiarezza e trasparenza. Occorre tirare fuori i dati reali, delimitare, caratterizzare e bonificare, semmai con produzioni no food, i siti inquinati su cui si è sversato per anni tra l’indifferenza di molti. Le generalizzazioni fanno solo il gioco degli speculatori e di chi ha interesse a screditare la nostra agricoltura, che è e resta un’agricoltura di qualità che dà reddito a molte famiglie.
Roselli ha anche richiamato l’attenzione su alcuni aspetti particolarmente interessanti della Riforma Pac, evidenziando che i risultati raggiunti sono stati il frutto di un’azione di pressione e di tutela che Coldiretti ha potuto esercitare con forza grazie al potere della rappresentanza che le deriva dai tanti associati che continuano a dargli fiducia, attraverso quel piccolo, ma indispensabile segno di appartenenza rappresentato dalla tessera.
Roselli ha invitato i presenti a riconoscersi sempre più nella loro Associazione agricola. La capacità propositiva, non solo rivendicativa, dell’Organizzazione ha fatto sì che si potessero ottenere, nella trattativa comunitaria, risultati impensabili in un momento di crisi come l’attuale, e con risorse ridotte. Ora l’attenzione si sposta a livello nazionale dove si dovranno definire alcune scelte demandate agli Sati Membri dal legislatore comunitario, altra importante novità della Riforma che Coldiretti ha fortemente voluto per tener conto delle diverse agricolture dei Paesi UE.
12 Ottobre 2013
A Lauro il primo incontro zonale di Coldiretti Avellino