Si è svolta, secondo il programma previsto, la Giornata dell’8 Marzo organizzata dalla Coldiretti di Avellino per celebrare lo specifico femminile nel giorno dedicato alle donne. “Essere Donna: il contributo delle donne nel sistema socio-economico irpino”, questo il tema del talk show tenutosi in mattinata nell’ex Carcere Borbonico ad Avellino e che ha fatto da tema conduttore di tutta la Giornata che si è snodata con lo svolgimento del Mercato di Campagna Amica lungo via Dalmazia e l’happy hour di sera sempre nella sala Ripa del Carcere Borbonico.
Molto interessante e partecipato il talk show condotto dalla giornalista di Primativvù, Emiliana Bolino, che ha moderato un dibattito a più voci tutto al femminile. Presenze molto variegate per impegno e professione , ma tutte che hanno saputo esprimere al massimo grado il loro essere donne.
Hanno animato l’incontro, con interventi mirati ed apprezzati, parlando delle singole esperienze nei rispettivi campi d’impegno, Lucia Amatucci, direttore reparto neonatologia dell’ospedale “Moscati”, Veronica Barbati, giovane imprenditrice agricola socia di Coldiretti, Teresa Boccia, membro AGCI ONU-Habitat (agenza delle Nazioni Unite) ed esperta di uguaglianza di genere, Maria Rosaria Famoso, responsabile ufficio relazioni esterne dell’Associazione di Volontariato “La Casa sulla Roccia”, Ornella Petillo, presidente dell’Associazione ARI contro la violenza sulle donne e Antonietta Severi, dirigente Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino.
Nel suo saluto introduttivo, Domenico Roselli, dirigente della Coldiretti di Avellino, ha spiegato le ragioni per cui Coldiretti ha organizzato l’evento. Coldiretti ha voluto ribadire la centralità delle donne nella società, e come collante dell’istituto familiare, che trova in esse il suo elemento unitario e aggregativo. Roselli ha rilevato che in agricoltura un terzo delle aziende è a conduzione femminile ed esse rappresentano l’elemento più innovativo e intraprendente dell’attività aziendale. Sono loro che più di tutti esprimono la multifunzionalità del settore con le nuove attività legate all’agricoltura. Coldiretti vuole parlare ai cittadini, è diventata negli anni una forza sociale che ha come riferimento la società complessivamente intesa, perché l’agricoltura cresce e si rafforza se cresce la società. Con il porre l’attenzione sul cibo e quindi su ciò che più direttamente viene percepito e sentito dalla gente, Coldiretti è legittimata a parlare a tutti perché il cibo interessa tutti, ingenerando preoccupazione e richieste di garanzie e sicurezza. Roselli ha mostrato un manifesto di Coldiretti del 2001 da cui idealmente è partita l’attenzione verso i cittadini e ciò che mangiano.
Interessanti gli interventi delle donne partecipanti al talk show che si sono succedute. Ognuna ha parlato della sua condizione di donna nel ruolo e nel settore specifico. Interventi seguiti con molta attenzione dal numeroso pubblico presente. Molto apprezzato il contributo di Veronica Barbati, socia di Coldiretti che conduce un’azienda agricola e agrituristica nel Comune di Roccabascerana. Barbati ha evidenziato tutto il suo orgoglio e la sua passione per la scelta fatta di restare in campagna, assumendo la gestione dell’azienda familiare.
Durante tutta la giornata, davanti all’ex Carcere Borbonico si è svolto il Mercato di Campagna Amica, con i gazebo gialli delle aziende di Agrimercato che hanno vivacizzato la festa richiamando tanti cittadini ad una spesa a chilometro zero di prodotti di qualità coltivati direttamente dalle aziende partecipanti. Ormai i cittadini di Avellino si sono abituati a vedere e a frequentare le postazioni gialle perché garanzia di origine e qualità dei prodotti.
Discreta presenza anche all’”happy hour” svoltosi di sera sempre nel Carcere Borbonico.
10 Marzo 2014
La Coldiretti onora la donna nella sua festa