Si è tenuta al Ministero delle Politiche agricole la riunione del tavolo di filiera della frutta in guscio, sezione castagno. Nel corso dell’incontro sono stati divulgati i dati relativi alla lotta biologica al cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus), attivata attraverso il progetto “Bioinfocast”. Il Ministero, con evidente soddisfazione, ha annunciato che, a fronte dei 500 lanci previsti per il 2014, sono stati realizzati 1.010 lanci del parassitoide (Torymus sinensis) antagonista del cinipide, 187 individui per unità di lancio, pari a 188.870 individui forniti sul territorio nazionale.
Nello specifico sono stati realizzati 12 lanci in Valle d’Aosta, 60 in Piemonte, 60 in Lombardia, 18 in Trentino-Alto Adige, 24 in Veneto, 56 in Emilia-Romagna, 56 in Liguria, 118 in Toscana, 40 nelle Marche, 30 in Umbria, 116 nel Lazio, 46 in Abruzzo, 14 in Molise, 184 in Campania, 40 in Basilicata, 116 in Calabria e 20 in Sicilia.
A questi lanci se ne sono affiancati altri effettuati dalle Regioni o da privati, il cui numero complessivo è in fase di rilevazione. Nel complesso una attività importante che dovrebbe consentire di ridurre progressivamente le popolazioni di cinipide e, conseguentemente, riportare la produzione nazionale di castagne a livelli importanti, dopo che negli ultimi anni i produttori hanno subito gravi danni economici.
Coldiretti ha evidenziato come sia necessario rimuovere il divieto di rilascio del parassitoide nelle aree parco e nelle zone protette, divieto che crea un grave pregiudizio dell’attività economica delle imprese che si trovano ad operare in queste aree.
30 Maggio 2014
Castagno, continua la lotta al cinipide