Sostenere le donne nel loro lavoro attraverso semplici iniziative che hanno però un enorme valore. È questo l’obiettivo del progetto "Lavoro alle Donne" Piano di Azione Locale di Genere (P.A.L.G) attivato nell'ambito degli accordi territoriali di genere, del Por Campania FSE 2007-2013. Tante le donne presenti alla conferenza stampa di presentazione del Progetto che si è tenuta nella sede della Coldiretti di Avellino. Presenti, tra gli altri, il presidente della Comunità Montana dell'Ufita, Carmine Famiglietti, il presidente del Gal Irpinia, Vanni Chieffo, il presidente di Plansud, Maurizio Zito, Teresa Boccia e Lia Cacciottoli dell'Università Federico II di Napoli, consulenti del progetto. L’iniziativa è finalizzata a sperimentare modelli che migliorino la condizione femminile nel mercato del lavoro, in particolare nel settore agroalimentare e della multifunzionalità rurale.
“Il progetto mira a conciliare i tanti ruoli che oggi la donna riveste – spiega Domenico Roselli, dirigente di Coldiretti Avellino -. Per le donne abbiamo sempre mostrato una sensibilità particolare nei confronti del loro operato. Innanzitutto come imprenditrici e poi in quanto mamme e quindi in quanto consumatrici. Con questo progetto vogliamo capire come sia possibile declinare l’impegno di mamma e consumatrice a quello di imprenditrice. In questo senso sono rivolte le agevolazioni e l’attenzione verso di loro”.
Il progetto “Lavoro alle Donne” è sostenuto da un partenariato di cui è capofila la Coldiretti di Avellino e sono partner il Gal Irpinia, la Comunità Montana Valle Ufita, la società Plansud, la fondazione Officina Solidale onlus e la Girella, cooperativa sociale.
Quaranta i comuni irpini ricadenti nell'ambito del Piano di zona sociale A1-Ufita e nei comuni dell'area Gal Irpinia che saranno interessati a molteplici programmi innovativi.
Il P.A.L.G rappresenta un vero e proprio percorso strutturato con diverse iniziative. Si parte con il Job&Time per individuare e sperimentare tipologie contrattuali facilitanti il rapporto tra tempi di vita personale e lavorativa. Redazione di un Piano territoriale degli orari e modalità organizzative del lavoro più favorevoli alle donne. Individuazione di un “Tavolo di Conciliazione” tra i rappresentanti di categoria. E poi c’è l’Agrifamilycenter, per la sperimentazione in ambito rurale di una serie di servizi di supporto alle famiglie: dall'agriasilo alla formazione di agritate, allo sportello di counseling psicologico. Il Progetto Baby sitter "Nidi ed Educatrici domiciliari" per sperimentare forme alternative e integrate di cura all'infanzia e agli anziani. Il Mentoring di conciliazione e progetto "tempo personale" per raccogliere e diffondere le opportunità legislative e le azioni positive a sostegno di politiche di conciliazione. Infine, la Leadership at temporary work per rispondere alle esigenze di sostituzione temporanea delle imprenditrici e lavoratici autonome che rinunciano momentaneamente al lavoro.
VISUALIZZA LE FOTO DELLA CONFERENZA...