Si è praticamente dimezzato (-45%) il credito erogato alle aziende agricole del sud, ma un forte calo del 30% si registra anche nelle isole. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre del 2013 che conferma l’allarme lanciato dalla Bce sull’aumento della stretta creditizia per le imprese mentre si segnala una ripresa nei prestiti alle famiglie per la casa. Segnali più incoraggianti si rilevano – sottolinea la Coldiretti - per il credito agrario erogato nelle regioni del centro (+15%) del nord est (+ 6%) e del nord ovest (+3%). Ma il bilancio a livello nazionale registra in Italia un’ulteriore contrazione del credito all’agricoltura del 4% nel primo trimestre dell’anno, determinata soprattutto dalla dinamica negativa del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda le finalità dei finanziamenti, calano i prestiti per la gestione corrente e per la ristrutturazione, mentre aumentano quelli destinati agli investimenti la cui quota supera l’80%. Si tratta di un segnale incoraggiante – sottolinea la Coldiretti -, che dimostra la presenza di un nucleo di aziende virtuose capaci di guardare al futuro con ottimismo, nonostante le difficoltà legate alla restrizione del credito dell’ultimo quinquennio e alla situazione di incertezza che il Paese sta vivendo. Tra i motivi che scoraggiano le imprese a rivolgersi agli Istituti bancari emerge – conclude la Coldiretti - la richiesta di garanzie sempre più gravose, l’innalzamento dei tassi di interesse e l’allungamento dei tempi di istruttoria e procedurali.
25 Luglio 2013
Dimezzato il credito alle aziende del sud