Celebrata ad Avellino la Giornata Provinciale del Ringraziamento. Una giornata mite, dopo gli scorsi giorni freddi e umidi, ha permesso che tutto andasse secondo quanto programmato.
Già dalle prime ore del mattino, tutta piazza Libertà, la piazza antistante il Duomo e le vie congiungenti apparivano colorate del giallo delle bandiere Coldiretti. E intanto si allestivano i gazebo di Campagna Amica in piazza Libertà, che sin da subito venivano affollati dai tanti cittadini che hanno voluto gustare sul posto i prodotti agroalimentari del territorio e certificati dagli stessi produttori.
Puntuali alle ore 9,30 le macchine agricole si sono posizionate in piazza Duomo e in Cattedrale è iniziata la funzione liturgica presieduta dal vescovo della diocesi, mons. Francesco Marino. Presenti il dirigente della Coldiretti irpina, Domenico Roselli, il questore, Maurizio Ficarra, il vice prefetto, Armando Amabile, il vice Sindaco di Avellino, Stefano La Verde, con l’Assessore alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione, Lucia Vietri. Alla funzione religiosa ha partecipato una gran folla di soci di Coldiretti provenienti da tutto il territorio provinciale, nonché l’intera struttura della Federazione Coldiretti irpina. All’Offertorio sono stati portati all’altare i prodotti agricoli tipici delle singole zone organizzative ed un agnellino che è stato l’attrazione dei tanti bambini presenti.
Al termine della celebrazione, in piazza Duomo, il Vescovo ha benedetto i mezzi agricoli presenti. Ci si è poi recati nella sala conferenze dell’Episcopio per un breve saluto da parte della Autorità intervenute.
Nel suo intervento, Domenico Roselli, ha affermato che la celebrazione del Ringraziamento per Coldiretti non è solo un fatto rituale che si ripete ogni anno, ma vuole essere anche un momento di riflessione e di confronto con la società circa le iniziative che Coldiretti ha messo in campo ormai da tempo. Il comportamento della collettività ci dice che le nostre proposte, la nostra strategia per l’agricoltura e il Paese, è quella giusta. L’idea di Coldiretti per la costruzione di una Filiera Agricola tutta Italiana è stata compresa e accettata dai cittadini. Abbiamo la responsabilità di difendere e valorizzare i nostri cibi, le nostre eccellenze agroalimentari, sottoposte spesso ad un doppio furto: dei terreni fertili da cui i prodotti si ricavano e il furto d’identità con l’attacco sempre più forte che viene portato al made in Italy agroalimentare, a danno dei produttori e ingannando i consumatori, ha continuato Roselli. Oggi più che mai il partito degli speculatori è all’opera per approfittare della vicenda giornalisticamente detta della “terra dei fuochi” per denigrare e distruggere il “brand” Campania dell’agroalimentare, sinonimo da sempre di qualità e genuinità e aprire la strada a prodotti di ogni genere e di dubbia origine e affidabilità. Se quindi per i cittadini il cibo pulito e sano è percepito come “valore”, allora esso deve essere tutelato è sempre più strutturato, divenendo cultura, patrimonio comune del vivere civile, un bene comune. E quindi occorre una grande azione divulgativa e informativa nelle scuole e avviare un confronto serio con le Istituzioni per far sì che tale “cultura” connoti di sé anche le mense scolastiche e no, in cui sempre più dovranno entrare i prodotti agricoli del territorio. Saranno questi i prossimi campi di attività della Coldiretti di Avellino, ha concluso Roselli.
Per tutta la mattinata è continuato in piazza Libertà “Il Mercato di Campagna Amica” con più di venti produttori che hanno offerto ai cittadini i prodotti agricoli di loro produzione e che i consumatori hanno mostrato di apprezzare.
E’ stata offerta in degustazione anche una porchetta 100% italiana allevata a Montella che ha voluto richiamare l’attenzione dei cittadini sul consumare cibo “made in Italy”, di provenienza certa e garantita, contro l’assalto indiscriminato e incontrollato dei cibi esteri, contro i quali Coldiretti è fortemente impegnata chiedendo chiarezza e trasparenza.
Per una volta, piazza Libertà è ritornata viva e vitale, affollata di gente che aveva voglia di cibo sano e certificato e che voleva conoscere le aziende e i modi di produrre.
In definitiva, una bella Giornata del Ringraziamento che ha riavvicinato la gente alla natura, alla vita rurale, ai coltivatori ed ai loro prodotti, e forse anche al Creatore, ricomponendo un rapporto che va continuamente rinnovato.
18 Novembre 2013
Celebrata ad Avellino la Giornata del Ringraziamento