24 Novembre 2013
Assemblea a Montecalvo per Coldiretti Avellino

    La Coldiretti irpina incontra i soci di Montecalvo irpino nel suo giro in Provincia di presentazione della Riforma della Pac 2014/2020 e sull’attività politico/sindacale dell’Organizzazione.
     Nell’ambito della tradizionale Fiera di Santa Caterina che si svolge annualmente nel paesino dell’Alta Irpinia, fortemente  a vocazione agricolo/rurale, è stato inserito questo incontro, a cui hanno partecipato tanti agricoltori, grazie alla solerzia e all’impegno del responsabile della zona di Ariano Irpino, Angelo De Lillo e dello staff dell’ufficio. Presente il dirigente di Coldiretti Avellino, Domenico Roselli.
     Lo svolgimento dell’incontro ha seguito il programma ormai consolidato di quelli precedenti, intercettando le richieste e le esigenze di conoscenza dei coltivatori presenti.
     Dopo l’introduzione del responsabile della zona, Angelo De Lillo, le due relazioni di base sono state tenute da Gerardo Palladino e da Salvatore Pizza. Palladino ha presentato l’impianto della Riforma con le novità introdotte per il prossimo settennio e su come ci si dovrà comportare per il 2014, anno di transizione, soffermandosi maggiormente sugli aspetti riguardanti i seminativi, mentre Pizza ha affrontato i temi della Riforma sulla zootecnia. Seminativi e zootecnia che sono le maggiori colture di questa zona, non a caso un prodotto di eccellenza di Montecalvo è il famoso pane che prende la stessa denominazione del Comune.
     Parlando di zootecnia, è intervenuto anche il veterinario ufficiale di questa zona , Mario Di Giulio, che ha dato utili indicazioni agli allevatori presenti circa gli adempimenti da osservare per avere sempre allevamenti a norma e produzioni di qualità, temi su cui anche la nuova Pac insiste molto. Adempimenti che non devono essere visti come ulteriori appesantimenti dell’attività allevatoriale, ma come modalità necessarie per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento ed esigente e per offrire le più ampie garanzie di prodotti sani e certificati.
     Domenico Roselli, nel suo intervento conclusivo, dopo l’ampio dibattito sviluppatosi sugli interventi dei due relatori, ha sottolineato alcuni temi su cui Coldiretti sta lavorando a livello nazionale, primo fra tutti la definizione di agricoltore attivo, che molto opportunamente la Commissione Europea ha demandato agli Stati Membri. La posizione di Coldiretti è nota da tempo: in un momento in cui gli Stati Membri sono arrivati a 28 ed il budget per la Pac si è leggermente ridotto, ad essere privilegiati nella erogazione dei premi devono essere soprattutto i veri coltivatori, quelli cioè che vivono di agricoltura e che svolgono tale attività come principale. Tutto sommato la trattativa a livello comunitario poteva andare peggio, se ciò lo si è potuto evitare è stato sicuramente grazie alla incessante azione di pressione e di indirizzo esercitata da Coldiretti. Ma se l’Organizzazione può far valere la sua forza e la sua autorevolezza anche a tali livelli decisionali è perché ha dalla sua il consenso costante e rinnovato della maggior parte degli agricoltori italiani, consenso che si esprime rinnovando continuamente la fiducia all’Organizzazione, aderendo alle sue iniziative e condividendo le sue linee politico/sindacali. Roselli ha parlato del problema della “terra dei fuochi” che non deve essere considerata come una questione solo napoletana o casertana, ma di tutto il sistema agroalimentare campano, perché la Campania, sui mercati interni ed esteri, si identifica con Napoli e tutti si è chiamati a vigilare. Occorre: a) non generalizzare e b) che le Istituzioni individuino chiaramente i terreni interessati al problema, caratterizzandoli e bonificandoli, ma facendo presto, senza lasciare scemare l’attenzione sul tema. Si vuole, in realtà attaccare e svalutare il “brand” Campania per favorire speculazioni di ogni genere. Da qui, l’altro argomento trattato da Roselli: l’attacco indiscriminato, insensato, truffaldino e speculativo al made in Italy agroalimentare. Tema su cui la Coldiretti è fortemente impegnata. Non è più il momento della semplice denuncia, occorre alzare il tiro. Il doppio furto di identità e di valore che danneggia il produttore e inganna il consumatore, oltre a creare problemi anche di carattere sociale e occupazionale, deve essere evidenziato con forza. Roselli ha annunciato per i prossimi 4 e 5 dicembre una grande mobilitazione a livello nazionale che vedrà Coldiretti impegnata in due manifestazioni al Brennero e a Roma a favore del made in Italy agroalimentare. Avellino sarà presente massicciamente per dare forza di rappresentanza e autorevolezza alle azioni dell’Organizzazione. 

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  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
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