Grande l’afflusso di cittadini, coltivatori e macchine agricole che hanno gremito piazza Plebiscito ad Ariano Irpino domenica scorsa per l’annuale Giornata del Ringraziamento, giunta quest’anno alla 63^ edizione e che continua ad essere uno degli appuntamenti più attesi e partecipati dell’autunno arianese.
Sin dalle prime luci dell’alba gli agricoltori con le loro macchine agricole si sono messi in moto dalle diverse contrade per dirigersi verso il centro della cittadina ufitana per partecipare con devozione alla sentita celebrazione della Giornata del Ringraziamento. Più di un centinaio le macchine agricole che hanno completamente ricoperto piazza Plebiscito in un variopinto sfolgorio di colori e di apprezzate ricostruzioni di spaccati di vita contadina. Questa è una delle caratteristiche della Giornata: la simpatica competizione nell’addobbare al meglio, con perizia e fantasia, i trattori. Essi si sottopongono con piacere al giudizio di una inflessibile giuria che decide quello più bello e suggestivo.
La celebrazione eucaristica in Cattedrale è stata presieduta dal vescovo della diocesi, mons. Giovanni D’Alise, il quale all’omelia ha sviluppato un discorso pregnante e puntuale a difesa della gente dei campi e del loro lavoro, spesso bistrattato e poco considerato, ma che negli ultimi anni lo si sta sempre più riscoprendo. Il Vescovo ha richiamato il Messaggio della Commissione per i problemi sociali e del lavoro della CEI per questa Giornata, dedicato ai giovani, per esortare le Istituzioni e la politica a favorire il loro inserimento nel settore, creando opportunità e condizioni adatte. Occorre ridare dignità al lavoro dei campi e ai lavoratori.
Al termine, in piazza Plebiscito, la tradizionale benedizione delle macchine e l’intervento del dirigente di Coldiretti Avellino, Domenico Roselli, che ha ringraziato il responsabile della zona, Angelo De Lillo, e tutto il suo staff per la perfetta organizzazione dell’evento. La manifestazione di oggi, ha detto Roselli, va ad incardinarsi in un momento storico importante per l’agricoltura italiana e il Paese. A pochi chilometri da Ariano si sta vivendo il dramma della Terra dei fuochi, un problema che non interessa solo quel territorio e le sue produzioni, ma tutti i prodotti di eccellenza dell’agroalimentare campano, sottoposto ad un attacco sconsiderato, per fini speculativi e truffaldini. Il modo spesso irragionevole di affrontare la questione sta procurando danni a tutta l’economia regionale. È un problema che si traduce in un attacco concentrico al made in Italy agroalimentare. Questo grande patrimonio nazionale che qualcuno ci sta rubando spacciando per italiani prodotti che tali non sono. E’ ciò che sta avvenendo nel settore suinicolo dove a fronte di un aumento delle esportazioni nazionali, il settore vive una crisi mai vista prima con allevamenti che chiudono per difficoltà economiche. Un paradosso che sembrerebbe inspiegabile, ma che così non è. E’ la stessa logica che si vive in queste zone per le produzioni olivicole, produzioni di pregio, ma che spesso è difficile trovare sulle tavole dei ristoranti del comprensorio. “Ma i tempi ormai sono maturi – ha continuato Roselli – per una grande mobilitazione, perché tutto ciò non è più accettabile e tollerante. La politica non ha saputo difendere un patrimonio importante per il Paese e per la sua economia e allora bisogna far sentire la voce dell’agricoltura alta e forte. Nei prossimi giorni una grande mobilitazione nazionale porterà anche i produttori irpini a manifestare al Brennero e a Roma a difesa del made in Italy, mai come oggi tanto vituperato e violentato”, ha concluso Roselli. L’agricoltura è viva e vitale e lo sta a dimostrare il numeroso schieramento di trattori che oggi ha animato Ariano Irpino.
Ricordiamo che la simpatica competizione tesa a premiare il trattore meglio addobbato ha visto primeggiare quello di contrada Camporeale, preparato da un gruppo di giovani del posto che hanno ricostruito con perizia, ma soprattutto con molto impegno e passione, scene di vita contadina.
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26 Novembre 2013
La Giornata del Ringraziamento ad Ariano Irpino