Nonostante la giornata piovosa e fredda, da inverno vero, ma che creava un clima molto suggestivo, si è svolta questa mattina a Morra De Sanctis la Giornata del Ringraziamento. L’organizzazione è stata curata con zelo dal responsabile della zona di Lioni, in cui rientra il comune di Morra De Sanctis, Angelo Favale. Nella parrocchia dei SS. Pietro e Paolo si è celebrata la liturgia eucaristica presieduta da don Valentino Di Napoli. Erano presenti, tra gli altri, il dirigente della Coldiretti di Avellino, Domenico Roselli, il Sindaco del paese, Gerardo Capozza, l’assessore, Fiorella Caputo, molti altri rappresentati dell’Amministrazione Comunale, il vice sindaco di Conza della Campania, Antonino Masini, e un gran numero di gente del mondo rurale, soci di Coldiretti, e fedeli del paese.
Impegnato in una cerimonia in altro paese, l’arcivescovo della diocesi, mons. Pasquale Cascio, ha raggiunto Morra per impartire la sua benedizione ai presenti alla S. Messa e benedire i proprietari dei tanti mezzi agricoli riuniti in piazza De Sanctis, dicendosi compiaciuto di vedere un così grande schieramento di macchine agricole che danno vita alla popolazione e non morte, richiamandosi in questo anche ad un passo della Scrittura letto durante la Liturgia.
All’Offertorio la tradizionale processione con l’offerta di prodotti agricoli del territorio provenienti dalle varie contrade del paese.
Nella breve cerimonia di saluto, alla fine della S. Messa, svoltasi nel castello Biondi-Morra, il Sindaco del paese ha richiamato la purezza e la incontaminazione di cui ancora godono questi territori dell’Alta Irpinia, dove si fa un’agricoltura sana e produttiva. E molti giovani stanno ritornando dall’estero, dove erano emigrati, per prendersi cura dei terreni dei propri genitori e ricavarne soddisfazioni e reddito.
Domenico Roselli, riferendosi alla struttura che ospitava l’incontro, il castello Biondi-Morra, molto bene recuperato dal degrado, ha evidenziato una similitudine tra la sua salvaguardia e ciò di cui oggi ha bisogno l’agricoltura del nostra Paese: recupero e salvaguardia dei suoi prodotti d’eccellenza e tipici del territorio. L’unicità dei prodotti caratterizzati dall’origine locale e che costituiscono il grande made in Italy agroalimentare ci viene oggi scippato da speculatori senza scrupoli che approfittano del richiamo e della suggestione che il marchio Italia ha per i consumatori per spacciare per italiani prodotti che tali non sono.
Occorre una grande azione in difesa del made in Italy per sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini sui tanti e gravi furti che vengono perpetrati ai danni dell’agroalimentare di qualità del nostro Paese, furto di identità, furto di valore, furto di territorio, di democrazia, di conoscenza, che hanno drammatiche conseguenze sul lavoro e sull’occupazione, ingannano i cittadini/consumatori e frenano la ripresa del Paese.
Occorre però – ha continuato Roselli – una grande azione di carattere culturale. Occorre incidere fortemente sulla mentalità dei cittadini a cui l’agricoltura deve saper parlare per far comprendere le sue ragioni, che non sono settoriali, ma sono le ragioni dell’Italia. Un’azione culturale – ha insistito Roselli – che deve esplicare la sua azione nel promuovere e fare apprezzare il buono dell’Italia e privilegiare le sue eccellenze. Deve permeare i modelli comportamentali a partire dalle scuole e dal sociale. Rivolgendosi al Sindaco Capozza, Roselli ha chiesto cos’è che impedisce l’avvio di un discorso serio affinché nelle mense scolastiche vengano serviti prodotti locali, di chiara origine territoriale? Si permetterebbe agli utenti di riscoprire il territorio con le sue potenzialità spesso bistrattate e contribuire al suo sviluppo.
E’ per affermare tutto ciò e per gridare forte le ragioni dell’agricoltura italiana ai cittadini, ai Palazzi del potere e alla politica, che la Coldiretti ha lanciato nei giorni scorsi la mobilitazione indicata come: “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”, per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Una numerosa delegazione di agricoltori della Coldiretti irpina saranno presenti mercoledì e giovedì prossimi al Brennero e a Roma in piazza Montecitorio per far sentire forte la voce in difesa del made in Italy e del made in Campania, perché è dai piccoli territori e dalla valorizzazione delle ricchezze proprie delle tante piccole grandi Italia che possiamo dare tutti un grande contributo alla ripresa del Paese.
La Giornata a Morra De Sanctis si è conclusa con un buffet di prodotti agricoli locali, e non poteva essere altrimenti, molto apprezzato, offerto dall’Amministrazione Comunale.
1 Dicembre 2013
A Morra il ringraziamento al Signore