Questa mattina la Coldiretti di Avellino ha partecipato con il dirigente, Domenico Roselli, al convegno organizzato dal GAL Serinese-Solofrana presso l’Istituto Tecnico Economico “Luigi Amabile” di Avellino. Il convegno, nell’ambito dell’Expo Natalizio, aveva per tema “Formazione e occupazione; il turismo come professione” e giungeva al termine di un percorso sull’incoming turistico nell’area del Gal realizzato dagli studenti dell’Istituto Amabile, su un progetto del Gruppo di Azione Locale Serinese-Solofrana.
Al tavolo dei relatori, il segretario della CNA di Avellino, Lucio Fierro, Rosario Concilio della Cia e Francesco Ciriello della Fiavet Confcommercio. Hanno portato il saluto il presidente del Gal, Oreste La Stella, la dirigente della scuola, Nicolina Silvana Agnes e Michele Langastro, consigliere del Gal. Ha moderato il coordinatore del Gal, Scipione De Micco.
Nel corso dei lavori, gli studenti hanno presentato il percorso da loro individuato per uno sviluppo turistico del territorio del Gal, un giusto esempio di come la scuola deve aprirsi alla realtà circostante, entrare sul campo, ed interagire con essa.
Interessanti i contributi degli intervenuti.
Nel suo intervento il direttore Roselli, prendendo spunto da una sua esperienza giovanile, ha sottolineato come il turista quando visita un luogo vuole poi portarsi via qualche cosa che gli ricordi quel territorio, un pezzo di territorio, che spesso è un prodotto agroalimentare locale, tipico di quel luogo, che prende non come semplice souvenir, ma perché ha realizzato un legame con la gente del luogo, per cui si affida e si fida di quello che gli offrono, perché l’ha conosciuto. Oggi questo legame è venuto meno perché l’omologazione e la globalizzazione permettono di trovare dappertutto i prodotti di qualsiasi parte del mondo. E’ venuto meno, pertanto, quel legame caratteristico e caratterizzante, ma che occorre riscoprire, anche attraverso un consumo informato e non massificato e che privilegi l’origine dei prodotti e con essi il territorio di provenienza. Occorre saper presentare e raccontare adeguatamente, con passione, competenza e professionalità, il proprio territorio, la sua cultura, i suoi beni, le sue idee per attrarre flussi turistici. L’Expo 2015 deve essere un’occasione per presentare questi territori, che poi la gente dovrà visitare, ha continuato Roselli, perché la continuazione dell’Expo dovrà essere in quei tanti paesi, e molti ce ne sono anche in Irpinia, che fanno grande e bella la nostra Italia.
Un passaggio del suo puntuale intervento, Roselli l’ha dedicato al problema della “Terra dei Fuochi” che deve essere affrontato come un problema nazionale e che interessa da vicino anche l’Irpinia e non relegato come un qualcosa che interessa altre Provincie della Campania. Occorre sentirsi tutti convolti, perché in Italia e nel mondo, si dice Napoli, si legge Campania. Ed è tutta la Regione a risentire di ciò che succede a Napoli. Occorre caratterizzare e delimitare i territori contaminati, per dare certezza ai cittadini e ai consumatori, perché una informazione interessata e falsa può compromettere quanto di buono nel campo dell’agroalimentare si è costruito negli anni in questa Regione.
7 Dicembre 2013
Coldiretti Avellino al convegno sull’incoming turistico