Inaugurata venerdì a Montella la 30^ Sagra della castagna IGP di Montella con un Convegno organizzato da Coldiretti Avellino, il Comune di Montella e l’O.P. CastagneItalia. Il tema dell’assise “Tutela e salvaguardia dell’ecosistema castagneto – le iniziative dei produttori irpini”. Hanno portato il saluto il presidente del GAL Irpinia, Vanni Chieffo, l’assessore Carmine Musano in rappresentanza del Comune di Montella. La discussione sul tema è stata introdotta dal direttore di Coldiretti Avellino, Marcello De Simone (L’iniziativa della Coldiretti per il settore) e Antonio De Cristofaro dell’Università del Molise (LIFE+CASTABIO: proposta di tutela della biodiversità nell’habitat castagneto). Ne hanno discusso Raffaele Coppola, direttore CNR ISA di Avellino, Pietro Foglia, presidente Commissione regionale agricoltura, Daniela Nugnes, consigliere delegato del presidente Caldoro per l’agricoltura, Paolo Russo, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati e Gennarino Masiello, vice presidente nazionale di Coldiretti. I lavori sono stati moderati da Giulio D’Andrea del Mattino.
Il Convegno è stato l’occasione per presentare le due iniziative messe in campo dai produttori irpini, su proposta e stimolo della Coldiretti irpina: la costituzione della Organizzazione dei Produttori CastagneItalia e il progetto Life+Castabio.
La società cooperativa agricola O.P. CastagneItalia si è costituita il 25 settembre per iniziativa di un gruppo di operatori della filiera castanicola irpina che fanno riferimento a Coldiretti e ha come scopo la valorizzazione delle produzioni castanicole. “I soci coltivano prodotti con le caratteristiche adeguate alla futura attività di commercializzazione – ha precisato il direttore Marcello De Simone - spendendosi direttamente per iniziare un percorso che vede la filiera coinvolta nella produzione e nella valorizzazione del prodotto, sia fresco che trasformato. Il principale obiettivo dell’O.P. è la valorizzazione del prodotto a marchio, sinonimo di qualità, unicità, territorialità”.
Il castagno in questa zona della provincia riveste un rilevanza economica e sociale notevole in molte aree collinari e montane della Campania, dove svolge un ruolo fondamentale, oltre che per la produzione dei frutti e del legno, anche come presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. Oltre il 50% della produzione nazionale di castagne è campana, di cui circa il 60% è prodotto nella sola provincia di Avellino.
L’altra iniziativa messa in campo i produttori castanicoli irpini, sempre su sollecitazione di Coldiretti, è il progetto LIFE+Castabio per la tutela della biodiversità dell’habitat castagneto di cui è capofila l’Università del Molise e che vede coinvolte anche altre sedi universitarie, nonché la Coldiretti di Avellino e il CNR.
“In un momento in cui la castanicoltura è in ginocchio per l’attacco del cinipide, e per le avverse condizioni atmosferiche degli ultimi mesi – ha ricordato De Simone -, i produttori che si riconoscono nella Coldiretti hanno saputo reagire concretamente mettendo in piedi, dopo il Pif Castanicolo, l’O.P. CastagneItalia (la prima in Campania) e il Life+Castabio, altre due iniziative che possono dare respiro al settore e trainare la ripresa. D’altronde, come è stato riconosciuto da tutti i relatori, l’iniziativa dell’O.P. CastagneItalia è un’intuizione veramente rilevante perché in linea con gli orientamenti della politica agricola europea per i prossimi anni e può veramente giocare un ruolo efficace sui mercati, perché realizza un approccio di filiera in un comparto e in una zona dove ciò è stato sempre molto difficile. I produttori hanno fatto la loro parte – ha concluso De Simone -, ora tocca alle Istituzioni e alla ricerca definire un percorso chiaro, trasparente e praticabile che, in tempi ragionevolmente brevi, porti al risanamento del comparto e ridia efficienza alla castanicoltura irpina”.
Durante la tre giorni montellese (9, 10 e 11 novembre), Coldiretti, con Agrimercato, ha organizzato “Il Mercato di Campagna Amica”. Più di venti aziende, sotto i caratteristici gazebo gialli ubicati in via don Minzoni e piazza Bartoli, oltre ad uno stupendo colpo d’occhio, hanno offerto alla degustazione e in vendita diretta alle decine di migliaia di visitatori che si sono recati alla Sagra i prodotti agricoli e agroalimentari della Provincia.
Spazio anche alla solidarietà con la collaborazione tra la Fondazione Campagna Amica e la Lega del Filo d’Oro: con una minima donazione è stato possibile ricevere un kit di Pasta della Bontà, tre varietà di pasta fatta con materia prima di provenienza agricola e italiana. Le buone azioni hanno sempre un buon sapore.