Si concluderà domani, giovedì 13 dicembre, il percorso di riscoperta dell’olio extravergine d’oliva fatto dalle quinte classi elementari degli Istituti Comprensivi di Flumeri, Castelbaronia e Carife (dirigente Valentino Stanco) e Villanova del Battista e Zungoli (dirigente Marino Perrina). La manifestazione finale si terrà presso l’agriturismo di Ciriaco Petrilli a Flumeri, alla presenza del sindaco della cittadina, Angelo Antonio Lanza, dei dirigenti scolastici, delle insegnanti delle classi e dei vertici della Coldiretti di Avellino che ha organizzato il tutto, in collaborazione con il Comune di Flumeri, il Consorzio di Bonifica dell’Ufita e l’azienda Petrilli.
I circa 200 ragazzi si incontreranno per una gioiosa manifestazione finale in cui presenteranno i lavori realizzati a conclusione del percorso tematico sull’olio.
Nei giorni scorsi, ai bambini era stato distribuito un simpatico opuscolo “Il ciclo dell’olio” che è diventato oggetto di approfondimento nelle singole classi. Successivamente hanno visitato un oliveto ed un frantoio dove hanno potuto vedere realizzato quanto appreso in aula.
Si è trattato di un percorso molto appassionato e coinvolgente che i bambini hanno seguito con attenzione, nel segno della multidisciplinarità dei programmi scolastici e della continua interlocuzione con il territorio. E’ stato allo stesso tempo un percorso di educazione alimentare, di educazione al territorio e alla socialità, di riscoperta dell’agricoltura, come componente essenziale dell’attività umana, e di un prodotto principe della dieta mediterranea, che è l’olio extravergine di oliva. Le scuole coinvolte nel progetto sono tutte in Comuni facenti parte dell’areale della DOP Irpinia Colline dell’Ufita, olio di grande pregio che deriva per la massima parte da olive della varietà ravece diffusa in zona. I bambini sono stati invitati, grazie anche all’impegno delle insegnanti, a riscoprire la qualità del prodotto e invitati a preferire sempre i prodotti legati al territorio, di provenienza certa da aziende agricole locali, in contrasto ai tanti oli taroccati che si trovano in commercio di incerta origine e bassa qualità.
E’ la sfida che da tempo ha lanciato Coldiretti con il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana certificata e verificata e che non può non coinvolgere anche i bambini che sono quelli a cui maggiormente va rivolta l’attenzione per un’alimentazione sana e garantita. Ed è importante che sin da piccoli si venga educati ad una corretta alimentazione e a saper scegliere con cognizione di causa. E’ importante saper cogliere il collegamento tra ciò di cui si nutrono, la provenienza del prodotto ed il lavoro che c’è dietro di persone concrete che operano per offrire un prodotto sano e genuino. Il cibo è frutto di un lavoro agricolo fatto da tante persone con coscienza e responsabilità, non di un processo industriale anonimo e massificante, come spesso sono indotti a credere i bambini, stimolati dal martellamento della pubblicità che mira ad altri interessi.
Giovedì quindi il grande evento finale. Tutto è pronto per una bella festa dove al centro ci saranno i bambini, l’agricoltura ed il rinomato olio DOP ravece delle colline dell’Ufita.
Pubblichiamo di seguito una
SCHEDA TECNICA OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP IRPINIA COLLINE DEL’UFITA
L’olio extravergine di oliva “Irpinia Colline dell’Ufita DOP” presenta senza dubbio caratteristiche organolettiche di grande pregio. E’ di colore verde, se giovane, fino a giallo paglierino, di diversa intensità. All’olfatto si presenta fruttato, con piacevoli note erbacee e netti sentori di pomodoro acerbo, percepibili distintamente anche al gusto.
L’olio “Irpinia Colline dell’Ufita DOP” deve derivare per non meno del 60% dalla varietà Ravece (valore elevato all’85% per i nuovi impianti); per la restante parte possono concorrere altre varietà locali, quali: l’Ogliarola, la Marinese, l’Olivella, la Ruveia, la Vigna della Corte. Estremamente ridotto (non più del 10%) l’apporto di altre varietà non autoctone, quali il Leccino o il Frantoio. Le tecniche di coltivazione sono quelle tradizionali delle Colline dll’Ufita, che assicurano all’olio che ne deriva l’elevato pregio qualitativo. La raccolta deve essere effettuata entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno e le olive vengono molite entro due giorni dalla raccolta. La resa al frantoio non può eccedere il 20%.
L’area di produzione dell’olio “Irpinia Colline dell’Ufita DOP” di fatto coincide con quella di coltivazione della varietà che è assurta a simbolo dello sviluppo dell’olivicoltura di qualità dell’Irpinia e non solo: la Ravece. In particolare l’area comprende 38 Comuni dell’Ufita e della media Valle del Calore in provincia di Avellino che sono: Ariano Irpino, Bonito, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Castelfranci, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Lapio, Luogosano, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Montefusco, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant'Angelo all'Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Torella dei Lombardi, Torre le Nocelle, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Venticano, Villamaina, Villanova del Battista, Zungoli.
La superficie olivetata dell’area di produzione dell’olio “Irpinia Colline dell'Ufita DOP” si aggira intorno ai 3.500 ettari, con oltre 9000 aziende produttrici. La produzione dell’olio è pari a circa 25.000 q.li all’anno che corrispondono a due terzi circa della produzione provinciale. Le aziende imbottigliatrici potenzialmente interessate alla produzione dell’olio DOP sono una trentina. Il fatturato medio annuo è stimato in 2,7 milioni di euro, valutando che la DOP interesserà, in fase di avvio, il 15 % della produzione.
La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Irpinia – Colline dell’Ufita” è stata riconosciuta con il Regolamento n. 203 del 10 marzo 2010 (pubblicato sulla GUCE n. L 61 dell’11.03.2010).
Il riconoscimento nazionale era avvenuto con DM 10 ottobre 2005, pubblicato sulla GURI n. 246 del 21 ottobre 2005.