“Oggi ci siamo riuniti e ci rendiamo conto che i cicli di vita continuano. Abbiamo avuto il dovere di vivere in equilibrio e armonia tra ogni essere e con tutti gli esseri viventi. Ora rivolgiamo i nostri pensieri verso il Creatore ringraziandolo per i doni della creazione. Tutto quello che serve per vivere una buona vita è qui su questa Terra Madre. Per tutto l'amore che è ancora intorno a noi, raccogliamo le nostre menti insieme come una sola ed inviamo le nostre parole elette di saluti e ringraziamenti al Creatore”.
All’insegna di queste parole la gioventù agricola lacedoniese ha sentito il bisogno di festeggiare e ringraziare il Signore. Tratte da un’antica preghiera degli indiani d’America, popolo che ha sempre vissuto e vive ancora in perfetto “equilibrio con la Natura”. Finalmente riusciamo a comprendere che la natura, con il suo mondo vegetale ed animale, non va sfruttato ad ogni costo e per ogni fine. Bisogna convivere con essa e trarne i benefici in quantità tale da non comprometterne il suo equilibrio.
Il ringraziamento più sentito arriva da un folto gruppo di giovani che, pur frequentando il mondo universitario ed in attesa di un’occupazione in altri settori, mai ha abbandonato e mai ha rinnegato le proprie origini. Anzi, oggi si è avuta la più chiara manifestazione di orgoglio ed attaccamento al mondo agricolo. Molti non hanno continuato l’attività dei propri genitori ma tutti sono fieri delle proprie origini e si rifiutano di sentirsi parcheggiati nelle loro aziende agricole, in attesa di un’altra e diversa occupazione.
Con questi presupposti si è svolta la Festa del Ringraziamento a Lacedonia, piccolo centro agricolo dell’Alta Irpinia, dove la cerealicoltura è rimasta ormai la sola attività produttiva. Lo si capiva anche dalla splendida visione e dall’imponenza delle attrezzature usate per questa attività, messe in bella mostra nel capiente parcheggio antistante lo storico Istituto Magistrale del De Sanctis. Dopo la consueta benedizione tutte le macchine agricole, imbandierate ed avvolte da un festoso frastuono dei motori, hanno sfilato in tutta la loro imponenza per le vie della cittadina, sotto gli sguardi di una popolazione che riconosceva compiaciuta e festosa l’orgoglio e la fierezza di questa gioventù agricola. E’ la stessa sensazione manifestata dal parroco, Don Sabino Scolamiero, dal sindaco, Mario Rizzi, e dal responsabile provinciale del CAA Coldiretti, Gerardo Palladino, in una chiesa gremita come nelle migliori occasioni di festa.
Una giornata del ringraziamento così sentita e calorosa, anche se il termometro registrava alcuni gradi sotto lo zero ed il freddo vento del nord portava con se qualche fiocco di neve.
La manifestazione è poi proseguita con un partecipato momento conviviale presso il centro ippico “Due Ponti” egregiamente diretto da Vincenzo Maggese, giovanissimo socio della Coldiretti che in poco tempo è riuscito a “miscelare” i sapori dell’Alta Irpinia e del subappennino Dauno con il territorio lacedoniese; la struttura, completata con delle splendide casette in legno per soggiornarvi ed attrezzata anche a fattoria didattica è frequentata assiduamente da scolaresche e gruppi organizzati provenienti dalla vicina Puglia e Lucania.
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