Sono 420mila i vacanzieri che alloggeranno in agriturismo nelle festività di fine anno con un aumento stimato pari al 4% rispetto allo scorso anno. E' quanto stima la Coldiretti, in occasione della diffusione delle previsioni di Federalberghi sul movimento turistico di fine anno, sulla base delle indicazioni dell'associazione agrituristica Terranostra, nel sottolineare che la maggioranza delle prenotazioni si concentra nei giorni a cavallo tra il 2012 e il 2013 e la permanenza media si riduce a due/tre giorni.
La voglia di tranquillità in un momento di turbolenza economica spinge gli italiani – sottolinea la Coldiretti - a privilegiare le vacanze più vicine a casa con una maggiore flessibilità nella programmazione. A farla da padrona è la montagna con le prenotazioni a gonfie vele per le aziende situate nei pressi degli impianti sciistici, ma buone – precisa la Coldiretti - sono anche le richieste per le sistemazioni prossime alle città d'arte, ai centri di interesse storico e culturale. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è - continua Terranostra - la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi, ma aumenta nel contempo la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. Insieme a questo va crescendo anche in termini numerici l'abbinamento con il turismo d'arte. In Italia sono 20.413 le aziende agricole autorizzate a svolgere attività di agriturismo al 1 gennaio 2012, con un aumento del 2,2 per cento rispetto all'anno precedente. Toscana e Alto Adige, con 4.125 e 2.998 aziende rispettivamente, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente più radicato. L'attività agrituristica – precisa la Coldiretti - è rilevante anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Piemonte e Emilia-Romagna (con oltre mille aziende), Campania, Sardegna, Lazio e Marche (con oltre 700 aziende). La scelta avviene navigando su internet su siti come www.terranostra.it attraverso le guide o le pubblicazioni specializzate come agriturismo 2012, esperienze personali e con il passaparola ma sono anche arrivati i primi applicativi da scaricare su tablet.
Nella provincia di Avellino sono 63 le aziende agrituristiche iscritte nell’apposito Elenco regionale a ottobre 2012. L'agriturismo costituisce non solo una buona fonte d'integrazione al reddito agricolo, ma anche un fattore trainante nell'ambito dello sviluppo delle aree rurali in termini oltre che economici anche della tutela dell'ambiente e della crescita e rivitalizzazione socio economica del mondo rurale. La permanenza in un agriturismo, difatti, permette anche di apprezzare il paesaggio agrario, riscoprire i lavori e l’attività agricola e gli antichi borghi, castelli, vecchie chiese ed evidenze artistiche, che non si ritrovano nelle guide turistiche ufficiali. In Campania, nell’ultimo quinquennio, l’agriturismo ha subito un forte impulso, dovuto sicuramente allo spirito imprenditoriale e innovativo degli imprenditori agricoli, soprattutto giovani che si insediano in azienda e hanno voglia di diversificare l’attività per avere maggiori fonti di reddito e misurarsi con attività diverse dalla sola coltivazione agricola, ma anche grazie ai contributi comunitari e regionali erogati con il Psr.
30 Dicembre 2012
Capodanno: per 420mila vacanze in agriturismo