Presentate le linee operative della lotta al Dryocosmus kuriphilus, più comunemente conosciuto come cinipide del castagno, un parassita che in Italia, e nella provincia di Avellino in modo particolare, sta mettendo in grave crisi questa coltura. Il piano è stato illustrato nel corso della riunione del tavolo castanicolo svoltasi presso il Ministero delle Politiche Agricole.
Il Mipaaf ha annunciato la predisposizione di quindici centri di moltiplicazione – distribuiti sui diversi territori – del parassitoide del cinipide, il Torymus sinensis, antagonista che in Giappone ha dato buoni risultati. Ai quindici centri di moltiplicazione si aggiungeranno oltre ottanta lanci accessori di coppie del parassitoide. Si tratta di una prima risposta all’emergenza cinipide, che verrà integrata con ulteriori attività di studio di nuove iniziative per rispondere alle esigenze di territori molto diversi.
La coltivazione del castagno è infatti diversificata, potendosi sviluppare tra impianti razionali da frutto di recente realizzazione e vecchi castagneti, spesso collocati in zona parco o in zone protette con forti limitazioni alle attività di lotta fitosanitaria, da legno e da frutto, complicando la realizzazione di schemi di difesa efficaci.
Per questo è opportuno che siano sviluppate attività di ricerca in tutte le direzioni, per dare le migliori soluzioni al problema cinipide nei diversi areali e nelle diverse situazioni.
30 Settembre 2011
Al Tavolo castanicolo il piano per la lotta al cinipide