25 Novembre 2011
Antonio Leone, neo delegato Giovani Impresa

     Bella, partecipata e ricca l’assemblea di Coldiretti Giovani Impresa di Avellino. Una numerosa presenza di giovani soci Coldiretti under 30, provenienti da tutta la provincia che hanno fatto da degna cornice all’elezione del neo delegato provinciale di Giovani Impresa, scelto nella persona di Antonio Leone, cerealicoltore 27enne di Casalbore, che reggerà le sorti del Movimento fino alla scadenza delle cariche statutarie nel prossimo anno. Difatti, Leone subentra nella carica a Nicoletta Melillo Franzese, dimissionaria. Antonio Leone, nel suo breve indirizzo di saluto dopo l’elezione, molto emozionato, ha ringraziato per la fiducia, dicendosi pronto a mettere a disposizione dei giovani e della Coldiretti provinciale il suo impegno e le sue capacità, supportato da tutta la struttura.
     L’assemblea è stata arricchita dalla presenza del segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Carmelo Troccoli, e del delegato regionale, Giuseppe Pecoraro. Per la Coldiretti irpina, presenti il direttore, Marcello De Simone, e il segretario provinciale del Movimento, Giovanni Colucci.
     L’appuntamento elettivo è stato l’occasione per fare una riflessione comune sui temi sui quali ultimamente è fortemente impegnata Coldiretti e che sono temi che riguardano molto da vicino i giovani con il progetto Campagna Amica per la costruzione di una Filiera Agricola tutta italiana.
     Come introduzione ai lavori è stato proiettato il video sulle Botteghe di Campagna Amica, ormai una stupenda realtà in tante parti d’Italia e quanto prima anche ad Avellino.
     Nel suo intervento il direttore Marcello De Simone ha fatto un’analisi puntuale ed attuale della situazione economica ed imprenditoriale nella nostra Provincia. Una Provincia fortemente ancora a vocazione agricolo-rurale e con molte potenzialità di sviluppo che possono venire da questo settore e ancora tutte da far emergere e portare a concretezza. Nonostante che sui giornali si parli di essa solo per le problematiche, sicuramente drammatiche, che in questo momento affliggono il settore industriale. Una realtà che ormai sempre più diventa post industriale. I giovani sono sicuramente una risorsa per questa Provincia, come dimostrano anche i dati della Camera di Commercio. Occorre puntare su di loro e il progetto di Coldiretti per una Filiera tutta agricola e tutta italiana è senz’altro un’occasione da dover cogliere a volo, soprattutto dai giovani, prima che altri se ne approprino. Il progetto di Campagna Amica sta riscuotendo dovunque molto apprezzamento ed incoraggiamento. Il territorio ne percepisce l’importanza. Si sta riportando l’agricoltura al centro delle tematiche economiche e di sviluppo di questa Provincia ed i giovani ne sono protagonisti.
     Giuseppe Pecoraro ha fatto gli auguri di buon lavoro al neo delegato, Antonio Leone, che già dal prossimo lunedì esordirà a Napoli nella riunione del Comitato regionale di Giovani Impresa della Campania. Oggi non è più disdicevole parlare e lavorare in agricoltura, perché parliamo di un settore che sa dare adeguate risposte alla voglia di impresa dei giovani e confrontarsi alla pari con gli altri settori. Le problematiche che investono i giovani sono tante e varie: l’accesso al credito, una eccessiva burocratizzazione, una politica che non aiuta perché non punta sui giovani e sulle loro potenzialità. In queste condizioni occorre fare squadra per affrontare con decisione le sfide dei tempi e far sentire la propria voce. Cosa che Giovani Impresa sta facendo a livello nazionale e che è indispensabile fare anche a livello provinciale. E’ questa la consegna che il delegato regionale ha lasciato al neo delegato provinciale: costruire una squadra coesa, motivata ed operare insieme, in sinergia. L’individualismo, altro vizio del sud, porta all’insuccesso di qualsiasi iniziativa.
     Il segretario nazionale, Carmelo Troccoli, ha svolto un ragionamento molto articolato ed apprezzato circa la situazione giovanile oggi in Italia. Come i giovani ed i loro bisogni sono percepiti dalla società che ha nei posti di comando solo persone di una certa età e non ringiovanisce, non dà fiducia. L’Italia è il Paese con la classe dirigente più vecchia al mondo dopo il Giappone. “Questa di oggi è la generazione della play station, di internet, del “Grande fratello” – ha affermato Troccoli -, ma è anche la generazione con il più alto tasso di disoccupazione di tuti i tempi, maggiormente e per più lungo tempo dipendente dalla famiglia. Una generazione che corre il rischio drammatico di essere emarginata definitivamente all’interno della società, la quale non cede niente dei suoi privilegi. E allora bisogna conquistarsi uno spazio con forza e decisione, partendo da sé stessi e dalla propria capacità di essere protagonisti sin da subito senza aspettare un futuro che si dice appartenere ai giovani. Ma intanto la vita è oggi ed è nell’oggi che bisogna viverla per poi avere serie aspettative di futuro” – ha continuato Troccoli. Se i giovani non hanno in mano il presente, non potranno avere mai in mano il futuro. Ci sono tante realtà positive di imprenditorialità giovanile, soprattutto in agricoltura, ma non se ne parla sui mezzi di comunicazione, dove i giovani trovano spazio solo per episodi di violenza, condannabili. Il positivo, il buono, non trova spazio. La tacita “convenzio ad excludendum” nei riguardi dei giovani ha radici scientifiche: si parla di pensioni, ma non di quando si inizia a lavorare o delle politiche di avviamento al lavoro per i più giovani. Questa è una società per vecchi e organizzata per i vecchi, occorre riprendere in mano la propria vita e non individualmente, ma assieme, se si vuole costruire il futuro, partendo dall’oggi. Sfruttando le occasioni e le opportunità che ci vengono offerte e che richiedono solo di essere colte. Vedi il progetto di Campagna Amica, che è rivolto soprattutto ai giovani, dove il produttore finalmente e per la prima volta è protagonista, perché, in quanto fornitore delle Botteghe fornisce il prodotto e determina il prezzo di vendita. Non è poco! Non occorre aspettare che siano gli altri a fare qualcosa per i giovani. Alla fine del suo interessante e stimolante intervento, Troccoli ha invitato tutti i tantissimi giovani presenti ad assumere l’impegno di fare qualcosa insieme per i giovani e per l’agricoltura. “Da oggi, anche ad Avellino si sono gettate le basi per ripartire tutti insieme, per essere protagonisti in Giovani Impresa, nell’agricoltura, nella Coldiretti e nella società”, ha concluso il segretario nazionale. E l’impegno del neo delegato, Antonio Leone dovrà andare in tal senso.
     Anche da questo sito giungano al neo delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa i migliori auguri di buon lavoro.  

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